Cristante, un gioiello da 80 milioni Cioè abbiamo un tesoro in casa

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Il suo agente, che non sta più nella pelle, si chiama Riso. Nomen omen. Essere il procuratore di Bryan Cristante, oggi è decisamente una fortuna. Prima della partita, gli avevo chiesto: quanto vale oggi Cristante? E lui, subito: se dicono che  Milinkovic Savic costi 80 milioni, Bryan, 22 anni, in questo momento  il miglior centrocampista italiano, non vale almeno quanto il serbo?

Risposta entusiastica ed entusiasmante. Ma forse, nemmeno Riso, nemmeno l’Atalanta e nemmeno l’interessato potevano immaginare, undici mesi fa, quando lasciò Pescara per Bergamo, che Cristante sarebbe diventato un gioiello così prezioso. Il gol al suo Milan, al Milan che l’ha visto crescere salvo sbolognarlo al Benfica per sei milioni di euro, è stato il grandioso suggello all'anno di grazia del Ragazzo d’Oro. Che il 30 giugno 2018 l’Atalanta farà suo al modico prezzo di quattro milioni quando, secondo il suo agente, oggi ne vale venti volte tanto.

Ma, al di là delle iperboli di mercato e delle sue quotazioni senza freni, stasera a San Siro la strepitosa prova dell’Atalanta ha confermato ancora una volta di che pasta sia fatto Cristante e che cosa sia diventata la Dea. Una Grande Squadra. Le maiuscole sono di rigore in calce all'ennesimo capolavoro di Gasperini il quale ha inflitto una durissima lezione di calcio al Milan, demolito in 90 minuto di gioco da manuale, all'altezza di un club europeo. Tale, infatti, è la dimensione dei nerazzurri, scandita dal pazzesco girone di Europa League e dal prestigioso balzo in zona Uefa compiuto a Milano.

Questa squadra continua a crescere e si diverte ogni volta a spostare i propri limiti sempre più in là. Dicevano che Everton e Lione l’avrebbero fatta a pezzi e ha dominato Everton e Lione. Dicevano che non avrebbe retto il doppio impegno campionato-coppa e sta marciando sempre più in alto, in campionato e in Coppa. Dicevano che le partenze di Gagliardini, Conti e Kessie l’avrebbero indebolita: oggi è più forte di un anno fa. Buon Natale, Atalanta. Non potevi regalarcene di migliori.

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