La storia

Da Bergamo all'India e ritorno, sulle note del bansuri: il "viaggio" di Nicolò Melocchi

Ha imparato a suonare il flauto traverso di bambù a Mumbai, nella scuola del maestro Hariprasad Chaurasia, e ora è docente al Conservatorio di Milano

Da Bergamo all'India e ritorno, sulle note del bansuri: il "viaggio" di Nicolò Melocchi
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di Gianluigi Gavinelli

Punto di partenza del suo viaggio, o se vogliamo meglio dire luogo di nascita di Nicolò Melocchi: Bergamo, anno 1984.

Melocchi, nella sua vita, ha in seguito intrapreso un lungo peregrinare, passando da Roma, l’Andalusia, l’Egitto e l’India, fra studi artistici e musicali, per poi ritornare in Italia nel 2021, stabilendosi in provincia di Brescia, a Gussago, presso Palazzo Caprioli. Attualmente, Melocchi è docente di bansuri (anche detto flauto indiano) nel dipartimento di Musiche tradizionali dell’India al Conservatorio di Milano “Giuseppe Verdi”.

La scoperta del bansuri

Ma com’è che la vita lo ha portato da Bergamo a questo punto? Il maestro racconta la sua avventura sulle note della musica: «Nel 2005, all’età di 21 anni, ho fatto il mio primo viaggio in solitaria in India alla scoperta di questo immenso, straordinario Paese e alla scoperta di me stesso. In viaggi successivi ho potuto approfondire lo studio attraverso permanenze prolungate in India, fino ad arrivare al 2013, quando sono entrato a far parte del “Vrindaban Gurukul”, la scuola musicale del famoso flautista indiano Hariprasad Chaurasia».

Melocchi spiega così il bansuri: «È un flauto traverso indiano fatto di bambù, tradizionalmente utilizzato nella musica Hindustani, la musica classica dell’India del Nord (...)

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