Da Berlino 2006 a Berlino 2015 La Juve sarà l'Italia. Vero, Conte?

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Andiamo a Berlino, esulta la Juve. Ma, il 6 giugno, all’Olympiastadion, non sarà sola. Perché il trionfo madrileno dei bianconeri che hanno fatto fuori i campioni d’Europa e del mondo in carica, è anche un trionfo per il calcio italiano. Per gli juventini e per i non juventini, alla faccia dei gufi che tifano contro, quando un’italiana gioca nelle coppe europee e non capiscono che, invece, imporsi in questo contesto significa rilanciare prepotentemente il nostro calcio ai massimi livelli internazionali.

Da Berlino 2006 a Berlino 2015, dal trionfo degli azzurri di Lippi alla grande sfida che la Juve lancia al Barcellona. Barzagli, Buffon e Pirlo c’erano, quella notte in cui l’Italia diventa campione del mondo per la quarta volta. Barzagli, Buffon e Pirlo ci saranno la sera in cui si ritroveranno di fronte Messi, Neymar e Suarez (a proposito, Chiellini sa già come deve comportarsi con l’uruguaiano).

Comunque vada, sarà un successo anche se la Juve naturalmente punta a riconquistare quel trofeo che divenne suo esattamente trent’anni fa, nella notte maledetta dell’Heysel e poi riconquistò nel ’96 a Roma. Diciannove anni sono stati lunghi da passare, inframmezzati dalla grande illusione del 2003, a Manchester, dove a trionfare invece fu il Milan. Ma adesso la traversata del deserto è compiuta e a Berlino questa Juve sarà l’Italia. Vero, Conte?

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