Don Claudio, parroco della Malpensata, e il suo gel igienizzante sul New York Times
Il sacerdote è stato sentito dalla testata americana per raccontare i tanti preti morti per colpa del Coronavirus in Bergamasca. E si è parlato anche della sua iniziativa
Foto in copertina di Luca Cepparo/New York Times
Avere una laurea in Chimica industriale e fare il parroco. Nulla di strano per don Claudio Del Monte, parroco della Malpensata, che proprio per i suoi titoli di studio è anche docente al Seminario. Ma, soprattutto, nei primi giorni dell'emergenza Coronavirus in Bergamasca, quando uno dei principali problemi sembrava essere soltanto la difficoltà di trovare in giro il gel igienizzante per le mani (l'Amuchina, insomma), le sue conoscenza lo hanno portato a preparare in casa, per lui e i fedeli del quartiere, un composto a base di glicerolo, acqua ossigenata, alcol e acqua seguendo le indicazioni fornite dall'Oms. A darne notizia era stato Bergamonews.
Alla fine, don Claudio ha prodotto un centinaio di boccette da 25 millilitri di gel igienizzante. Alcune le ha anche regalate a medici e infermieri. Proprio questo suo impegno lo ha portato sulla prima pagina del New York Times la scorsa settimana, nell'edizione di mercoledì 15 aprile. L'articolo, a firma dei corrispondenti Jason Horowitz ed Elisabetta Povoledo, racconta in realtà le numerose perdite che ha avuto la Chiesa durante questa pandemia, e parte proprio da Bergamo, dove a marzo sono stati oltre venti i sacerdoti morti.
Nell'articolo del NYT, don Del Monte è tra i preti intervistati, racconta il suo impegno al fianco di medici e infermieri, ricorda don Fausto Resmini, morto a fine marzo. L'ennesimo reportage del dolore a firma della testata americana, tra quelle che ha seguito con maggior attenzione e precisione ciò che ha vissuto e sta vivendo Bergamo.