Giovedì si va a Empoli

La maledizione dell'ultimo minuto

La maledizione dell'ultimo minuto
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Beffa atroce per i nerazzurri, proprio all’ultimo respiro. Finisce 1-1 la gara tra Atalanta e Verona allo stadio Comunale di Bergamo e i nerazzurri si mangiano letteralmente le mani per una vittoria sfumata a tempo praticamente scaduto (il gol arriva 11 secondi dopo il 96’esimo) per una zuccata di Pisano che carambola sul palo e finisce alle spalle di Sportiello. Rivedendo le immagini, intorno al 91’ il direttore di gara Maresca aveva segnalato ulteriori 30” di gioco e dunque la rete del pareggio è regolare.

La Dea era passata in vantaggio con una deviazione di testa di Moralez al 90’esimo e anche se perdere due punti in questo modo brucia tantissimo è da sottolineare che il pareggio è il risultato giusto per una gara in cui le due squadre si sono spesso annullate con poche emozioni a riscaldare il pubblico. Il 4-3-3 di Mandorlini ha imbrigliato quello di Reja. Tranne qualche invenzione di Gomez, la manovra della Dea è andata spesso in affanno e non sono arrivate occasioni con una costruzione pulita della manovra.

 

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Sorpresa doppia nelle scelte di Edy Reja per la sfida al Verona. Dal primo minuto, in difesa, il tecnico goriziano sceglie Stendardo al posto di Cherubin vicino a Paletta con il chiaro intento di arginare al meglio il numero 9 del Verona Luca Toni. In mezzo al campo, turno di riposo per Carlos Carmona e nuova occasione dal primo minuto per il giovane Alberto Grassi, prodotto del vivaio classe 1995. In avanti, Denis torna titolare dal primo minuto con Moralez e Gomez ai suoi lati.

Il tecnico del Verona Mandorlini ribalta le dichiarazioni della vigilia e in porta schiera Gollini al posto dell’incerto Rafael,  anche se ufficialmente la scelta è legata a problemi muscolari del titolare. Il resto della formazione è confermato rispetto alle attese, davanti sono Jankovic e Gomez i compagni di Toni nel tridente. Nel settore ospiti, quasi 700 i veronesi al seguito della formazione scaligera.

Ottima partenza dei nerazzurri sotto il sole del Comunale, la squadra di Reja conquista parecchi calci d’angolo e per almeno due volte arriva alla conclusione con Denis: dopo la spaccata di Grassi che si spegne sul fondo (8’), il bomber nerazzurro riesce a tirare all’11’ (destro alto) e al 15’ (colpo di testa), ma per Gollini non ci sono problemi.

Al 21’ Stendardo stacca bene ma il suo colpo di testa finisce fuori di un paio di metri, al 21’ il Verona perde il suo uomo migliore: Toni, dopo un contrasto con Paletta ai 40 metri dalla porta di Sportiello, appoggia male il ginocchio a terra ed è costretto a lasciare il posto a Pazzini. Lo stesso Pazzini, pochi secondi più tardi, impegna la difesa orobica con un tiro cross velenoso spazzato da Masiello.

Sugli sviluppi di un calcio di punizione, il terzino del Verona Pisano manda la palla sopra la traversa con un bel colpo di testa (28’), ma da quel momento in poi le emozioni si annullano e fino al riposo non succede più nulla. Reja in panchina si sbraccia, la manovra non sfocia con la necessaria pericolosità in avanti e neppure l’inversione di posizione tra Maxi e Gomez regala i frutti sperati.

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Nella ripresa l’Atalanta ricomincia subito cercando di attaccare la porta con continuità, al 47’ Kurtic da fuori area cerca il destro vincente ma non trova la porta e al 49’ è Gomez a provarci su calcio di punizione: la mira non è delle migliori. Il Verona si difende con ordine, Maxi Moralez al 55’ cerca di sorprendere Gollini con un destro deviato che viene bloccato in presa plastica e poco più tardi (58’) è il Verona ad avere l’unica vera palla gol di tutta la gara.

L’azione al limite dell’area è confusa, dopo un paio di carambole Pazzini viene liberato in piena area da un difensore atalantino e il suo destro a colpo sicuro trova la grande risposta di Sportiello in tuffo: le immagini rallentate esaltano la bella risposta dell’estremo difensore nerazzurro, ma va sottolineato come l’attaccante del Verona abbia un po’ strozzato il destro a terra.

Nella fase centrale della gara non ci sono grosse emozioni, dopo Toni il Verona perde anche Marquez per un problema all’inguine (al suo posto entra Bianchetti), ma la formazione scaligera non sembra rischiare chissà cosa contro un’Atalanta meno incisiva del solito negli ultimi 30 metri.

Al 72’ Moralez colpisce il palo con un calcio d’angolo corto, sugli sviluppi dell’azione Gomez costringe Gollini alla respinta, ma fatto salvo un sinistro di Juanito Gomez che Sportiello para a terra (75’) di occasioni vere non se ne vedono più fino al 90’esimo. Proprio nell’ultimo minuto regolamentare, l’Atalanta trova il gol del vantaggio grazie ad un colpo di testa ravvicinato di Moralez, il più piccolo di tutti, che ha sorpreso il Verona su assist di Gomez. Lo stadio ha accolto con un boato l’atteso 1-0.

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I nerazzurri, ormai vicinissimi alla vittoria, hanno però il grande demerito di non gestire nel migliore dei modi i 6 minuti (e mezzo) di recupero: al 91’ Siligardi viene stoppato in angolo da un tocco di Raimondi e quando tutto sembrava finito, sull’ultima punizione della gara calciata da Viviani, ecco la zuccata vincente di Pisano che fa calare il gelo sullo stadio bergamasco mandando in visibilio i 700 tifosi veronesi al seguito.

Dopo Inter e Sassuolo, l’Atalanta lascia sul campo negli ultimi minuti anche due punti contro il Verona, la classifica si ferma a quota 5, ma l’amarezza per quello che avrebbe potuto essere è veramente tanta: un pizzico di attenzione in più e quel rigore sbagliato contro il Sassuolo avrebbero issato la Dea vicino al Torino. Peccato davvero ma non c’è tempo per i rimpianti: giovedì si va ad Empoli e l’imperativo si chiama continuità.

 

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Atalanta – Verona 1-1

Reti: 90’ Moralez (A), 97’ Pisano (V)

Atalanta (4-3-3): Sportiello; Masiello (82’ Raimondi), Stendardo, Paletta, Bellini; Grassi, de Roon, Kurtic; Moralez, Denis (62’ Monachello), Gomez. All. Reja

Verona (4-3-3): Gollini; Pisano, Marquez (70’ Bianchetti), Moras, Souprayen; Sala (91' Siligardi), Viviani, Greco; Jankovic, Toni (24’ Pazzini), Gomez. All. Mandorlini.

Arbitro: Maresca di Napoli (Tasso e Carbone; Giallatini; Celi e Abisso)

Ammoniti: Souprayen(V), Jankovic(V), Sala(V), de Roon (A), Gollini (V), Raimondi (A), Monachello (A)

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