Elogio per immagini di Tino Sana Un maestro scolpito nel legno
[Foto © Antonio Milesi]
La Tino Sana srl compie 50 anni. La storica azienda bergamasca, famosa nel mondo per le sue realizzazioni di pregio in legno, festeggia questo traguardo con l'inaugurazione di una nuova sede per la Scuola del Falegname. Attiva da dieci anni al Centro di Formazione Professionale di Curno e presso i laboratori dell'azienda, ha già visto circa un centinaio di studenti ottenere il titolo di Operatori del Legno e dell’Arredo. Adesso la scuola cambia sede e si sposta direttamente nel cuore dell'azienda, ad Almenno San Bartolomeo, per ribadire e rinforzare il legame tra formazione e lavoro. L'evento è avvenuto sabato 30 gennaio: dopo una tavola rotonda sul tema scuola e lavoro con ospiti importanti come il rettore dell'Università di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, e il presidente di Confindustria Bergamo, Ercole Galizzi, si è proceduto all'inaugurazione vera e propria, con l'intervento delle autorità rappresentati della scuola, del Comune di Almenno, della Provincia e della Regione.
Una figura chiave della terra orobica. Tino Sana, classe 1936, rimane orfano da piccolo, viene quindi cresciuto al Patronato San Vincenzo di don Bepo Vavassori. Dopo gli esordi nel mondo della falegnameria, nel 1965 fonda la sua azienda, che negli anni realizza vari prestigiosi progetti in legno in diversi paesi del mondo ed estende progressivamente il suo giro d'affari. Nel 1987 Tino Sana apre il Museo del Falegname, che nel 2000 viene ampliato. Nel 2006 si inaugura la Scuola; quattro anni più tardi, Tino cede la guida dell'azienda ai figli Guido e Giampaolo, dopo oltre cinquant'anni di onorata carriera. Oggi, la Tino Sana srl impiega 160 persone per un’area produttiva di 60mila metri quadri, di cui 30mila coperti e un fatturato da 33 milioni di euro (dati 2014), equamente divisi tra commesse navali e civili, per il 70% realizzati su commesse estere.
L'infanzia e gli inizi. È al Patronato San Vincenzo che fin da giovanissimo Tino Sana inizia a imparare il mestiere «a bottega». Il primo lavoro da falegname arriva nel giugno del 1956 alla Isa-Industria Salotti e Arredi di Ponte San Pietro, azienda da 400 dipendenti, dove spicca subito il suo talento. In breve tempo diventa operaio specializzato, ma alla proposta di diventare caporeparto si tira indietro. Ha altri progetti: vuole lavorare in proprio e nel 1959, a 23 anni, fonda la Sana Costantino. In questo periodo inizia a lavorare per la ditta di arredamenti Sam: gli ordini crescono rapidamente, i rapporti con l’azienda si fanno sempre più stretti tanto che viene ammesso come socio. Poco più tardi però viene estromesso.
Tino Sana srl. Così, Tino riparte da zero e nel 1965 fonda la Tino Sana srl. Il lavoro ingrana, soprattutto all’estero: in Libia nel 1974 realizza l'Università di Tripoli, con 50mila metri quadrati di pannelli in legno, 2.200 porte e 3.200 armadi. Gli affari vanno così bene che nel 1985 la Sam chiude e viene comprata dallo stesso Sana. Intanto inizia a prendere forma l’idea di realizzare un Museo del Falegname, un luogo in cui celebrare questo mestiere e ripercorrere la storia del legno. L’inaugurazione dei primi spazi avviene il 20 giugno 1987; seguono ulteriori lavori, fino alla versione definitiva del 28 ottobre 2000.
Le grandi commesse. L’azienda nei primi decenni è impegnata soprattutto nell'alberghiero con i Jolly Hotel, l'Excelsior Gallia a Milano, il Gritti Palace a Venezia e diversi altri. Negli anni Ottanta si apre a un nuovo mercato: quello navale. Il primo impegno fu per la Crown Odissey a cui seguiranno la Carnival Destiny per Fincantieri, nave dei record che rivoluziona il sistema crocieristico, la Voyager of the Seas per Royal Caribbean, prima nave in Finlandia, e la Oasis of the Seas per Royal Caribbean Cruises, ad oggi la nave più grande al mondo, per menzionare solo le più importanti. L'epopea di Tino procede a gonfie vele fino al 2010, quando la guida dell’azienda passa ai suoi figli: Guido, responsabile del amministrazione e produzione e Giampaolo, del settore commerciale.