Le finte riforme Lotito-Tavecchio che affossano la Nazionale

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E meno male che non più tardi di quattro giorni fa, Antonio Conte aveva chiesto più rispetto e maggiore considerazione per la Nazionale. La premiata coppia Lotito e Tavecchio ha risposto alla grande. Sotto il tetto dei 25 giocatori per rosa, dei 4 giovani cresciuti nel vivaio e dei 4 calciatori di formazione italiana, c'è l'apertura al tesseramento di un nuovo extracomunitario cui basteranno anche due sole presenze nella sua Nazionale per sbarcare in serie A. Qui non si tratta di ripristinare anacronistiche e odiose barriere: italiano o straniero che sia, l'importante è che un tesserato porti classe e talento in un campionato così povero di contenuti tecnici da essere retrocesso al quinto posto fra i tornei più importanti d'Europa. Il guaio è che in questi anni, pur di realizzare plusvalenze all'estero che, in alcuni casi, hanno suscitato il grande interesse di Guardia di Finanza e dintorni, in Italia sono arrivati troppi bidoni e pochi campioni. E cosa fa la federazione in un momento in cui il Ct giustamente fa notare come nell'ultimo turno prima della sosta il 60 percento dei giocatori in campo fosse straniero? La federazione allarga ulteriormente il parco dei non italiani. Con il risultato che oggi come oggi Conte ha a disposizione 50-60 azzurrabili. C'è di peggio. Anziche' varare il campionato riserve, autentica ancora di salvezza per molti ragazzi che non riescono a fare subito il salto dalla Primavera alla prima squadra, si strizza l'occhio alle multiproprietà. Questo non è' un sistema da riformare. Questo è un sistema da buttare.

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