Primo SuperG in Coppa del Mondo

Girotondo, Sofia è in cima al mondo

Girotondo, Sofia è in cima al mondo
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«Vincere mi ha fatto sentire di nuovo bambina. Ho rivisto la Sofia che cominciava vicino casa e che fantasticava». È per questo che la Goggia piace così tanto, perché la spontaneità è la stessa di chi non ha paura di vivere e di vincere. Bambini infiniti. Ci è voluto un po’ per tornare indietro nella spensieratezza. Back to the future. È passata dagli anni della formazione a quelli della speranza, da quelli del disincanto a quelli del un futuro migliore, e adesso che tutto è felicità e coriandoli nessuno vuole scendere dalla giostra. Girogirotondo, Sofia è in cima al mondo. Dopo il primo posto in discesa, il successo in SuperG a ventiquattro ore di distanza non può che segnare la definitiva consacrazione di una campionessa. A Jeongseon, Corea del Sud, sulle piste che tra un anno ospiteranno le Olimpiadi invernali, Sofia ha conquistato l’undicesimo podio stagionale ancora davanti alla Vonn. Ma soprattutto ha conquistato quella fragilissima sensazione di invincibilità che solo i bambini sanno riconoscere.

 

??... E anche oggi non sarà la solita sveglia a destarvi, bensì l'inno di Mameli che abbiamo cantato qui per la seconda volta ! ??

Il mio primo Superg in Coppa del Mondo! ??

FISI #wearefisi
Widiba

Pubblicato da Sofia Goggia su Sabato 4 marzo 2017

 

Ci mancava un’atleta come lei. Una volta avevamo l’Alberto Tomba nazionale. Veniva giù in pantaloncini corti fregandosene del freddo. Tirava certe battute che tuonava anche il cielo. E nel frattempo il Paese ingrigiva e invecchiava, passando per la crisi, i cambi di governo, i malumori. Con Sofia anche l’Italia dello sci è tornata a colori. «Sono una ninja». «Vi invito tutti alla mia festa» (questa l’aveva detta dopo il terzo posto ai Mondiali). E vai con la Dab dance. E poi il videomessaggio a Malagò con il cellulare, ché «mentre voi dormivate io mi sono presa il primo posto». Salta, balla, canta. Urlando contro il cielo. Ma anche davanti alla tv. Sono le Goggiate, come dice lei. Il repertorio di Sofia è un party con l’accento bergamasco. Dice quello che le passa per la testa, non ha paura di scherzare. Tantomeno di giocare. E guardate che in un mondo di atleti che si mette le mani davanti alla bocca per nascondersi dalle telecamere, beh, è una bella novità.

 

https://youtu.be/oRVdRDI_t1k

 

È questo piacevole senso di follia che trasmette la Goggia a ogni discesa, a ogni podio, a ogni successo. Pazza Sofia amala. «Quando mi sono svegliata il primo pensiero è stato: «Ho vinto la mia prima gara di coppa ed ero così felice. Mi sono sentita leggera e tutto mi veniva facile e tutto era giusto dal riscaldamento». Così è arrivato il secondo successo in poche ore, «in un gigantone in cui bisogna saper far andare gli sci». Ora la Goggia è la seconda azzurra dopo Karen Putzer a sfondare il muro a quattro cifre nella graduatoria di Coppa del Mondo (1.021). È a due punti dall’infortunata Lara Gut. Da qui al 19 marzo, questa stagione le darà ancora cinque gare per provare ad arrivare al terzo posto in classifica (due slalom, una discesa, superG). Sarebbe pazzesco. Cinque gare da fare sulla grande giostra del ghiaccio. Buon divertimento.

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