Giuseppina, mamma di un prete e della nuova badessa di Santa Grata
La figlia Laura, che in monastero ha preso il nome di suor Scolastica, è diventata responsabile della comunità di clausura in Città Alta
di Ettore Ongis
Giuseppina, 79 anni, è madre di tre figli: uno è sacerdote, Matteo, una è suora, Laura. Il terzo fratello, Michele, è sposato, ma per rispettare lo stile della casa si aggira anch’egli nell’ambiente monastico. Il commento più bello lo dice Vincenzina, la perpetua di don Matteo: «Il Signore ha continuato a bussare allo stesso tetto».
Lunedì scorso, la signora Giuseppina, che di cognome fa Santini coniugata Perico, si è ritrovata in Città Alta per un evento speciale: la nomina di sua figlia Laura, o meglio di suor Scolastica Perico, 51 anni, la badessa del monastero di Santa Grata, quello che lungo il viale delle Mura contempla Bergamo e la pianura.
Clausura stretta, ma non strettissima per le diciassette suore che lo abitano, tanto che per la prima volta dopo vent’anni, la chiesa è stata aperta al pubblico per poter assistere alla Messa nella quale il vescovo Francesco Beschi ha benedetto la nuova responsabile di Santa Grata. E c’è stato un particolare ancora più eccezionale: era presente anche la badessa del monastero di San Benedetto in città, uscita per la prima volta dalle silenziose mura di via Sant’Alessandro.
Come ha preso mamma Giuseppina le scelte dei suoi figli? «Guardi che è una donna timida e riservata», ci avverte il figlio, don Matteo. E infatti Giuseppina all’esordio dice: «Perché vuol parlare con me? È mia figlia che è diventata badessa...».
Poche parole per intendersi e poi la mamma di scioglie e comincia a raccontare. «Quando mi sono sposata, io e mio marito Riccardo siamo andati ad abitare in un appartamento alla Celadina, dove c’è il portone del diavolo (ride…). Lì è nato Matteo. Siamo rimasti un paio d’anni e poi mi hanno assunto come portinaia nella casa Daina in via Pignolo Alta, e ci siamo trasferiti. Laura è nata lì, il 27 luglio 1971 (...)