Chi sono e quando iniziare a tifare i bergamaschi alle Paralimpiadi

La vita ti regala sempre una seconda opportunità. Ma per coglierla ci vogliono coraggio, pazienza e volontà. Molta ne avranno gli atleti paralimpici a Rio 2016, dove sono iniziati i Giochi e dove ce n'è davvero per tutti. Non solo la campionessa Martina Caironi, oro olimpico a Londra 2012 e portabandiera italiana: i bergamaschi sono di più, sono tutti lì per noi. Pronti a giocarsi una medaglia e un posto sull'Olimpo. «Questi ragazzi sono il nostro orgoglio», ha detto l'assessore regionale allo sport Antonio Rossi. Riferendosi ai ragazzi di Bergamo e dintorni, ma più in generale ai 28 atleti della Lombardia che si stanno giocando un piazzamento ai Giochi in Brasile. Ecco i nostri ragazzi nel dettaglio.
ONEY TAPIA (Atletica)
«L'avevo capito. Ma i medici mi dissero che non avrei più visto». La seconda storia di Oney Tapia, cubano di Treviglio, comincia un pomeriggio del 2011. Stava potando un albero, gli cadde in testa un ramo e perse i sensi. Una caduta, la corsa in ospedale e la scoperta di essere diventato cieco. Entra in contatto con il Goalball, una sorta di pallamano con i sonagli. Ma non gli basta. Prima dell'incidente era uno sportivo: giocava a baseball, a calcio e a rugby. Ha deciso di continuare ad esserlo dopo. Ha esordito a Rio nel getto del peso (cat. F11) ma non è andata granché bene. La sua gara, però, è il lancio del disco del 12 settembre. Ah, è campione europeo in carica.
La gara: lunedì 12 settembre - Lancio del disco categoria F11.
MARCO GUALANDRIS (Vela)
La seconda vita di Marco Gualandris comincia nel 1997, dopo un incidente in moto che lo rende paraplegico: «Nella vita nulla è scontato. La vela è uno sport adrenalinico, che sa di avventura». Per scoprirlo gli ci vuole un corso sostenuto nel 2004. Nel 2015 Marco, bergamasco classe '73, entra a far parte delle Fiamme Gialle. Ma già prima, ai Giochi di Londra 2012, lui e Marta Zanetti arrivano al quinto posto. Secondi ai Mondiali di Kinsale in Irlanda (2013), Marco e Marta adesso puntano dritti all'oro olimpico.
Le gare: da lunedì 12 settembre a venerdì 16 - Regate; sabato 17 settembre - Finali.
MATTEO BONACINA, GIAMPAOLO CANCELLI, ALBERTO LUIGI SIMONELLI (Tiro con l'arco)
Matteo Bonacina fa il perito meccanico, ma è solo una parte della sua seconda vita. Un incidente lo costringe alla sedia a rotelle e così nel 2010 inizia il percorso sportivo con l'arco. L'anno della svolta è il 2014, quando conquista un bronzo ai Campionati italiani e il quinto posto agli Europei in Francia. Invece la seconda vita di Giampaolo Cancelli, 54 anni, inizia nel 2009, dopo un incidente stradale e venti giorni nel reparto di rianimazione all'ospedale di Bergamo. La ripresa mentale è difficile, ma l'incontro con Alberto Simonelli (e con l'arco) segna la svolta. Nono a Londra 2012, ora sogna una medaglia iridata. E a questi Giochi ci sarà anche Simonelli, 49 anni, per tutti "Rolly", che con l'arco ha iniziato nel '95. È il campione italiano della classe senior e ha raccolto l'eredità di Oscar De Pellegrin. Ora, infatti, Alberto è capitano della spedizione azzurra.
Le gare: sabato 10 settembre - Ranking round compound e W1 maschile e femminile (72 frecce a 50 metri con bersaglio da 80cm); martedì 13 settembre - Primo turno arco olimpico individuale maschile; mercoledì 14 settembre - primo turno compound open individuale maschile.