Dagli anni Settanta a oggi

Gli Stadio, prima di Sanremo 2016

Gli Stadio, prima di Sanremo 2016
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Gli Stadio: chi non li conosce? Una band decisamente nota nel panorama della musica italiana. Ma in quanti saprebbero raccontare la loro storia e ricordare i titoli dei loro album? Ecco. Cerchiamo di ricostruire allora i passaggi fondamentali della loro carriera, con le canzoni più belle.

Innanzitutto, gli Stadio nascono nel 1977 a Bologna e le loro origini si intrecciano alla figura chiave di Lucio Dalla: debuttano infatti come band di accompagnamento del cantautore, nel periodo di dischi capitali come Anidride solforosa e Come è profondo il mare. In quegli anni si definisce la prima formazione del gruppo, ufficialmente fondato nel 1981: Gaetano Curreri alla voce, Giovanni Pezzoli alla batteria, Ricky Portera alla chitarra, Marco Nanni al basso e Fabio Liberatori alle tastiere.

 

  

 

I dischi dei primi anni Ottanta. Nell’81 escono con un singolo 45 giri; i due brani, Grande figlio di puttana e Chi te l’ha detto, vengono proposti anche ai concerti di Dalla. Il primo disco completo, Stadio, esce nella primavera del'82. Negli anni successivi producono alcune delle loro canzoni più celebri: Acqua e sapone esce come 45 giri nell'83, mentre Allo stadio viene portata a Sanremo 1984, dove arriva ultima. Alla fine dell’anno viene pubblicato un mini album, Chiedi chi erano i Beatles, con il brano omonimo, uno dei loro maggiori successi.

Cambi e addii. Nell’85 cambiano alcuni membri: Liberatori lascia e viene sostituito da Aldo Fedele. Marco Nanni invece viene gradualmente estromesso dalla fase creativa, in favore del polistrumentista Roberto Costa. L’anno successivo tornano al Festival con Canzoni alla radio, classificandosi ancora ultimi. Ma il disco che segue è ricco di grandi pezzi come Lunedì Cinema, Incubo assoluto e Giacche senza vento. Partecipano in seguito al tour in America di Dalla, da cui viene tratto il bel disco live DallAmeriCaruso. Tuttavia, al ritorno, anche Ricky Portera lascia. Gli anni Ottanta si avviano al tramonto, ma c’è tempo per altri brani che diventeranno dei classici del loro repertorio: Bella più che mai (1988), Tu vuoi qualcosa (1988) e Puoi fidarti di me (1989).

 

  

 

La rinascita. Il gruppo si allontana definitivamente da Dalla in questi anni; ma ciò non garantisce una maggiore stabilità. Alcuni membri lasciano, altri tornano con Lucio. Della formazione originale restano solo Gaetano Curreri e Giovanni Pezzoli, ai quali si aggiungono Roberto Drovandi e Andrea Fornili. Si va così a comporre il quartetto destinato a vincere Sanremo 2016. La nuova band parte in quinta: il nuovo album segna il primo disco d’oro, grazie al singolo Generazione di fenomeni. Inizia la fruttuosa collaborazione con Saverio Grandi, autore dei loro testi per molti anni. Il disco del 1992 vede prestigiose partecipazioni: Per la bandiera è scritta da Guccini, Libero di cambiare da Jovanotti. Seguono altri dischi e brani di successo: su tutti, Ballando al buio (1995) e Un volo d’amore (1997).

 

 

Dal Duemila a oggi. Gli anni Novanta si chiudono in calo, ma nel 2002 la band torna con vivacità, grazie a nuovi singoli di successo, come Sorprendimi e Segreto. Nel 2007 tornano a Sanremo, ma niente da fare: arrivano penultimi con Guardami. I dischi di questi anni vedono uno slittamento verso uno stile più pop, distante dalla vena cantautorale degli anni precedenti. Nel 2012 festeggiano i trent’anni di carriera con un disco dal vivo: 30 I nostri anni. Nel 2016 infine escono con un nuovo disco, a distanza di cinque anni, e portano a Sanremo il brano Un giorno mi dirai. La vittoria è il giusto riconoscimento a una carriera davvero importante.

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