Henry, il mini imprenditore A 11 anni fattura 94mila € l’anno

Di questi tempi non stupisce sentir parlare di giovani businessman, già titolari di attività in grado di fruttare centinaia di migliaia di euro l’anno, se non addirittura milioni. In questo senso la tecnologia ha aiutato molto, dando in mano alle nuove generazioni un’arma fondamentale per riuscire a imporsi nel mondo del lavoro. Se una volta la cosiddetta gavetta, l’esperienza e la maturità erano requisiti fondamentali per raggiungere i vertici delle gerarchie aziendali, oggi l’intraprendenza e le capacità informatiche valgono molto di più. Certo, le eccezioni ci sono sempre e in ogni epoca, ma è decisamente più facile imbattersi in imprenditori poco più che ventenni oggi rispetto che a 20 o 30 anni fa.
Tutto questo, però, non toglie lo stupore che ci assale nell’ascoltare la storia di Henry Patterson, che con i suoi appena 11 anni si è imposto come l’imprenditore più giovane al mondo. E se si aggiunge che questo ragazzino dalla faccia simpatica si mette in tasca grazie al suo business circa 1.500 euro a settimana, lo stupore aumenta ulteriormente.
Un'ascesa inarrestabile. Ma di cosa si occupa di preciso Henry? Di dolcetti. Il ragazzino (e non chiamarlo bambino ci viene difficile) ha infatti aperto da qualche tempo il suo primo negozio di produzione di dolci e già vende all’ingrosso a più di 70 compagnie. Un giro d’affari che imprenditori ben più navigati di lui pagherebbero oro per avere. In realtà però Henry è un vero ragazzo prodigio nel mondo dell’imprenditoria se si tiene conto che ha iniziato a guadagnarsi la pagnotta quando aveva solo 7 anni: allora girava per le campagne di Lidlington, nel Bedfordshire, vendendo sacchi di letame a 1 sterlina l’uno. Intervistato dal Mirror, Henry ricorda: «Lo facevo per guadagnare qualcosa e mi piaceva, anche se era un lavoro molto puzzolente». Successivamente il suo business si è evoluto: dal letame è passato all’oggettistica. Girava per i mercatini di beneficenza organizzati in tutti i paesi vicini, comprava a poche sterline le cose che più lo colpivano e poi le rivendeva a prezzi rialzati su eBay, destinandole a fasce di pubblico che potevano essere più interessate (come ad esempio collezionisti).
Not Before Tea. Così facendo, in pochi anni Henry ha messo da parte un bel gruzzolo, che arrivato a 10 anni ha deciso di investire in un’attività che gli permettesse di fare «il salto di qualità», come ha lui stesso affermato. E così, grazie ai suoi risparmi e a un finanziamento di 17mila sterline, circa 24mila euro, ha potuto realizzare il suo sogno: prima ha scritto e pubblicato un libro per bambini, intitolato Pip Gets a Job, in cui racconta la storia di un topolino che cerca di rendersi utile ai proprietari del negozio in cui vive, e poi ha cominciato a creare merchandising contraddistinto dal brand che aveva nel frattempo creato, NBT, “Not Before Tea”. Il marchio di Henry è legato a quella che è diventata la sua principale attività: la produzione di dolcetti. È grazie a questa che il suo piccolo impero è cresciuto, permettendogli anche di ampliare il proprio mercato di riferimento.
Oggi Henry dichiara che il suo fatturato annuo sfiora i 91.400 euro, una cifra che molta gente si sogna anche a età ben diverse da quelle di Henry. NBT non è solo un brand di dolcetti, come dicevamo, ma un vero e proprio “children's lifestyle brand”, che vende anche cancelleria, libri, vestiti e altra oggettistica. Con i primi guadagni, il ragazzino si è innanzitutto regalato un cucciolo, suo sogno da anni, e poi ha messo in piedi un seguitissimo canale YouTube (NBTV) e un sito, interamente dedicato ai suoi coetanei. Nel 2014, ai Great British Entrepreneur Awards, Henry è stato nominato come il più giovane imprenditore britannico in rampa di lancio, «uno da tenere d’occhio» hanno detto i creatori dell’evento.
https://youtu.be/Ed88BOfrYn4
Parole da vero businessman. «Quando ho iniziato a pensare al business? Quando avevo 5 anni – racconta al Mirror il ragazzino di Lidlington –. Avevo già un sacco di idee, dovevo solo renderle concrete». Chissà che cosa pensano i suoi compagni di classe, se sono più stupiti o più contenti di avere un amico così intraprendente nel mondo degli affari: «In realtà sono entusiasti delle mie “avventure” – continua Henry –. Però non menzionano mai i soldi, come invece fate voi. E neppure io parlo di soldi con loro. Quando ho annunciato che avrei aperto un negozio di dolci non ci potevano credere. Ma penso fossero più che altro contenti per i dolci, perché non era la prima volta che mi lanciavo in un’attività imprenditoriale». Henry ha anche le idee molto chiare sui motivi del suo successo: «Penso che sul mercato mancasse un marchio legato alla tradizione, che ad esempio richiami i disegni di Breatrix Potter (scrittrice, illustratrice e naturalista inglese, ricordata per i suoi libri illustrati per bambini, ndr). Per questo le persone si sono innamorate dei miei prodotti così in fretta. Ma credo anche che la gente ami il fatto che tutto questo è stato creato da un bambino. Ad esempio tanti bambini hanno iniziato a scrivere storie o addirittura libri di proprio pugno dopo aver letto il mio libro». Ve lo ripetiamo perché, leggendo queste dichiarazioni, potreste esservelo dimenticato: Henry ha solo 11 anni. Chapeau.