I doni di don Fabio Trapletti a Lallio in questi dodici anni: il saluto della comunità
Il paese si prepara a salutare il suo parroco, arrivato nel 2012. Domani, domenica 22 settembre, sarà una giornata di festa tutta per lui
di Marta Belotti
Sarà una grande, grandissima festa quella in programma domenica 22 settembre a Lallio, quando la comunità saluterà don Fabio Trapletti, che è stato parroco per ben dodici anni.
«La mia prima settimana qui, che era stata di affiancamento con il precedente parroco, la ricordo bene: ho iniziato con la celebrazione di diversi funerali - racconta il don -. Poi tutto ha preso slancio e sono stati anni bellissimi».
Dal suo impegno costante con i malati, che almeno una volta al mese passava a salutare uno per uno, alla dedizione per l’oratorio, in paese si percepisce un forte senso di gratitudine.
«Fin da subito ho voluto mettermi in gioco per i piccoli, gli adolescenti e i giovani - ricorda -. Ci tenevo personalmente a essere in contatto con i ragazzi e aiutarli a crescere, sia nella vita, sia nella fede; durante i primi anni c’è stato anche un educatore, una figura introdotta dal parroco precedente. A un certo punto, però, è stato lui stesso a farmi capire che ormai la sua presenza era superflua, dato che ero costantemente in oratorio e per i giovani ero diventato io il punto di riferimento».
Don Fabio, classe 1971, è arrivato a Lallio nel 2012 dopo aver già fatto la sua prima esperienza da parroco a Colere, dove era stato mandato nel 2007. Precedentemente era stato curato a Bariano.
«Sono entrato in seminario nel 1982 (...)
Tantissimi auguri a Don Fabio Trapletti un uomo dal cuore grande