I genitori di Michele Negri donano mille euro al Comune di Berbenno: una piastra sul luogo dell'incidente
La cerimonia lo scorso sabato 11 maggio, la somma ripartita tra la casa famiglia del paese e l'associazione per gli orfani ucraini

I genitori di Michele Negri, il 31enne di Cavenago d'Adda morto il 4 maggio scorso alla BGY Airport Granfondo a Berbenno, hanno donato al Comune mille euro, andati a enti per il sociale.
La donazione e la piastra
L'incontro tra l'Amministrazione, con il sindaco Manuel Locatelli, e Piero Negri e Stefania Passerini è avvenuto una settimana dopo la tragedia, sabato 11 maggio. La madre del giovane, come riportato oggi (giovedì 29 maggio) da L'Eco di Bergamo, ha dato in beneficienza la somma raccolta nella scuola in cui lavora e, sul luogo dove è avvenuto l'incidente, è stata posata una corona di fiori. Presente in sala consiliare, alla cerimonia, anche la consigliera provinciale alla Montagna, Giorgia Gandossi. Era anche il giorno in cui il ragazzo avrebbe compiuto 32 anni, una data in cui lo si è voluto quindi ricordare.
Già subito dopo il dramma, la Giunta si era messa in contatto con la famiglia della vittima, esprimendo la sua vicinanza e partecipando anche la funerale di Michele. Adesso, i fondi con una delibera sono stati destinati alla casa famiglia di via Milano e all'associazione "Affidiamoci", che aiuta gli orfani ucraini. A entrambe è andata la cifra di cinquecento euro. Sul luogo dell'incidente, inoltre, come annunciato dal primo cittadino sarà posata una piastra in memoria del ciclista.
L'incidente in gara
Come è stato ricostruito, quel giorno il ragazzo, che correva per Team Mp Filtri di Milano, aveva perso il controllo della sua due ruote in discesa, in via Papa Giovanni. Era così andato a sbattere in curva, finendo contro un muro e un cartello stradale, vicino al tabellone del Comune. Inutili i tentativi di soccorrerlo e rianimarlo, anche tramite un defibrillatore: per lui era troppo tardi.
Ora, con questo gesto i genitori e l'Amministrazione permetteranno a Michele di continuare a vivere nella memoria degli abitanti del paese.