L'intervista

Il (bel) lavoro del curato don Stefano ad Alzano: «Una sfida, ma non sono solo»

Trentatreenne nembrese, ha iniziato il suo cammino negli oratori alzanesi a settembre, dopo la sofferta partenza di don Milesi

Il (bel) lavoro del curato don Stefano ad Alzano: «Una sfida, ma non sono solo»
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di Elena Conti

L’Unità Pastorale ad Alzano si costruisce giorno dopo giorno, a volte con fatica, ma tenendo sempre al centro il dialogo tra tutte e cinque le parrocchie (Alzano Maggiore, Alzano Sopra, Nese, Olera e Monte di Nese) riunite sotto la guida del parroco don Filippo Tomaselli.

Anche don Stefano Siquilberti, il nuovo direttore degli oratori, lavora per realizzare il progetto di cammino comune. Dopo la dolorosa partenza di don Giovanni Milesi, a cui gli alzanesi avevano imparato presto a voler bene, ha raccolto la sua eredità spronando gli oratori a collaborare.

«Abbiamo un’équipe con due membri per ogni oratorio - spiega don Stefano -, ci sono anche referenti per Olera e Monte di Nese dove gruppi di laici cercano di tenere vive delle piccole realtà. Insieme stiamo costruendo il calendario delle attività evitando sovrapposizioni e sfruttando le nostre strutture. Ad esempio, quest’estate avremo due Cre distinti, ma la formazione degli educatori è comune, i temi sono gli stessi».

«Abbiamo festeggiato insieme il Carnevale - continua - a fine dicembre abbiamo fatto la gita insieme ad Aquileia, Trieste e in Istria. Ora abbiamo le proposte estive: la vacanza a Pinarella di Cervia per i ragazzi dalla quinta elementare alla terza media e, per le superiori, qualche giorno all’Arsenale della Pace di Torino e poi al mare in Liguria».

«Operare su tre oratori non è semplice - ammette (...)

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