La mostra

Il dalminese Maurizio Pilenga ha aperto il suo scrigno dei tesori targati Pooh

Esposti al PalaUnical di Mantova 1.500 cimeli raccolti in 40 anni di passione dal dalminese. La visita di Red Canzian e Roby Facchinetti

Il dalminese Maurizio Pilenga ha aperto il suo scrigno dei tesori targati Pooh
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di Laura Ceresoli

«La mostra su di noi e sulla nostra storia è stata curata e organizzata con una precisione filologica assoluta che ha stupito anche noi. Certe foto e certe copertine di dischi pubblicati all’estero non le avevamo mai viste».

Con queste parole piene di entusiasmo Red Canzian ha ringraziato Maurizio Pilenga, il dalminese che dal 22 settembre all’8 ottobre ha allestito al PalaUnical di Mantova l'esposizione “Amici x sempre” con una serie di rarità sui Pooh che lui stesso ha raccolto negli ultimi quarant'anni. In mostra oltre 1.500 cimeli tutti catalogati e incorniciati: fotografie, abiti di scena, biglietti di concerti, riviste, copertine di dischi stampati all'estero e altri oggetti che ripercorrono le tappe della storica band dal 1966 a oggi. Un percorso espositivo diventato un emozionante esercizio di memoria, non solo per gli oltre 3.000 visitatori, ma anche per la stessa band.

Nella giornata di chiusura sono arrivati anche Red Canzian con la moglie Beatrice Niederwieser e Roby Facchinetti con il figlio Roberto. Insieme al curatore hanno visitato tutti gli stand, sorprendendosi loro stessi di immagini e fatti che non ricordavano nemmeno più.

Da semplice fan che ascoltava i vinili nella cameretta di casa sua, Pilenga ha realizzato non solo il sogno di conoscere i propri miti di gioventù ma è persino diventato il loro assistente personale e road manager: «Tutto è cominciato nei primi anni ottanta - racconta -. Mio padre mi aveva regalato un Lp dei Pooh dal titolo Palasport, ma io non sapevo neanche chi fossero. Li avevo cercati sull'enciclopedia ma non venivano menzionati. Poi un giorno siamo andati a pranzo da mia zia e tra i suoi dischi ho trovato un altro album dei Pooh intitolato Viva. Le ho chiesto se potevo portarmelo a casa e da quando l'ho ascoltato è partita definitivamente la mia passione per il gruppo».

Da sinistra: Pilenga, Canzian e Facchinetti

«Ho visto il loro primo concerto nel 1982 a Viareggio con i miei genitori. Siamo pure usciti prima perché il concerto sembrava finito, invece poi li abbiamo sentiti tornare a suonare per il bis quando ormai eravamo già fuori dal Palasport. I miei genitori sono bergamaschi e per motivi di lavoro mi sono trasferito a Dalmine. Per me è un grande orgoglio vivere in questa città perché ci ha abitato anche il compianto Stefano d'Orazio e poco distante, ad Albegno, Red Canzian. Roby Fachinetti poi è di Bergamo quindi ci siamo ritrovati».

Piano piano è nata anche la passione di Pilenga per il collezionismo (...)

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