Il futuro tra i pali si chiama Boris Di lui ne parla (bene) anche Il Fatto

Se hai meno di 20 anni, sei titolare nella nazionale Under 21 del tuo Paese, senti la fiducia di chi ti circonda e di te scrive addirittura Il Fatto Quotidiano, significa che i mezzi per sfondare li hai tutti. Stiamo parlando di Boris Radunovic, attualmente terzo portiere dell'Atalanta ma già pronto a vestire i panni dell'estremo difensore titolare della Dea nell'ultima partita della stagione (a Genova contro il Genoa) e, chi lo sa, magari pure nella prossima Serie A se, come sembra, Sportiello dovesse salutare le Mura per accasarsi in città con ben altre ambizioni.
Chi parla di Radunovic. Serbo classe 1996, l'Atalanta lo ha prelevato l'estate scorsa dal FK Rad Belgrado, dove si era messo in luce conquistando in poco tempo la maglia da titolare della nazionale Under 21 serba. Fisico da granatiere (1,94 cm per 85 kg di peso), dopo qualche mese di assestamento ha presto iniziato a mostrare in quel di Zingonia le proprie qualità. Tanto che ora è considerato uno dei migliori prospetti del nostro campionato in quel ruolo. A dirlo non sono solo i tanti tecnici ed esperti che ruotano attorno al mondo della Dea, ma anche Marco Fanuli, blogger de Il Fatto Quotidiano e di Promesse del Calcio, che proprio a Radunovic ha dedicato un focus. Segno che il ragazzo ha veramente stuzzicato la curiosità di molti in Serie A.
Da subito in prima squadra. Inizialmente si pensava che il ragazzo avrebbe fatto la spola tra Primavera e prima squadra, ma in realtà non è stato così: con la formazione giovanile allenata da mister Bonacina è stato schierato soltanto in 5 occasioni (in cui ha preso 3 gol, di cui due in una sola partita) visto che Reja ha sempre voluto tenere il giovane al seguito della prima squadra. Dietro l'occhio attento del preparatore dei portieri della prima squadra, Massimo Biffi, e con i consigli dei suoi "superiori" Sportiello e Bassi, Radunovic è migliorato di giorno in giorno, stupendo proprio il tecnico friulano e il suo staff, che hanno deciso di tenerlo vicino ai grandi in modo da seguire passo dopo passo la sua crescita. Molti pensavano che già contro l'Udinese il 20enne serbo avrebbe potuto strappare una maglia da titolare, ma così non è stato. Molto più probabile che accada nella trasferta di fine stagione a Genova, dove una Dea senza più grandi stimoli (neppure quello di fare bella figura nel giorno dell'addio a Bergamo di capitan Bellini) affronterà un altrettanto tranquillo Genoa.
Il futuro della Dea è suo? Stando a radiomercato, infatti, Sportiello è già pronto con le valigie in mano e l'Atalanta ha l'assoluto bisogno di valutare Radunovic: sebbene in allenamento abbia mostrato qualità fuori dalla norma, un conto è mettersi in luce a Zingonia, un altro su di un campo di Serie A. La società, dunque, vorrebbe valutare il giovane numero 1 in una partita vera, per poi decidere il futuro della porta nerazzurra in estate. Di lui Fanuli scrive: «Molto forte nelle uscite e sulle palle alte, altrettanto convincente sulle conclusioni basse, Radunovic si presenta molto reattivo tra i pali, dote piuttosto rara per un ragazzo della sua stazza. Nel disimpegno con i piedi non sfigura affatto e spazia con disinvoltura in tutta l'area di sua competenza dimostrandosi sempre attento a leggere le azioni e nel mantenere la posizione in difesa della propria porta». Anche i commenti che giungono dall'interno dell'Atalanta descrivono in maniera entusiasta le qualità del giovane. Lo stesso Sportiello pare sia positivamente impressionato dalle doti di Radunovic. Ora mancano solo i tifosi: la curiosità di vederlo all'opera è tanta. Conquistarsi Bergamo non sarà semplice, ma se ce la dovesse fare la tradizione di grandi numeri 1 nerazzurri potrebbe avere ancora un lungo e roseo futuro.