Il generale Alberto Vezzoli, di Valnegra, alla guida della Scuola Sottufficiali dell’Esercito
Nomina prestigiosa per il militare bergamasco dell'Alta Valle. Sino allo scorso settembre era al comando della Brigata Julia, attiva anche in Afghanistan
di Giambattista Gherardi
La Scuola sottufficiali dell'Esercito Italiano, che ha sede a Viterbo, dallo scorso 26 ottobre ha un nuovo comandante bergamasco, il generale di brigata Alberto Vezzoli, classe 1969. Si tratta di una nomina di particolare prestigio che pone Vezzoli alla guida della Scuola in cui vengono formati militarmente e professionalmente i comandanti di plotone dell’Esercito Italiano (marescialli). Dalla Scuola dipende anche l’80° Reggimento Addestramento Volontari “Roma”, che cura la formazione dei sergenti.
Il generale Alberto Vezzoli è originario di Valnegra, in Alta Val Brembana, dove è cresciuto con il compianto papà Franco, la mamma Concetta Rizzo, a lungo dirigente scolastica locale, e la sorella Teresa. Laureato in Scienze Politiche, è stato allievo del Corso di Stato Maggiore – Corso ISSMI. Negli ultimi tre anni (sino allo scorso 3 settembre), Vezzoli ha guidato la gloriosa Brigata Julia degli Alpini, conducendola nell’operazione “Strade Sicure” a Roma (da giugno a dicembre 2019) e in Afghanistan, in conformazione Multinational Land Force, per la Missione Nato “Resolute Support” (da luglio 2020 a gennaio 2021).
La Brigata Alpina "Julia" è una delle Grandi Unità specializzate per il combattimento in montagna delle nostre Forze Armate, dislocata in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige. Si compone di un reparto comando, tre reggimenti d'arma base, uno d'artiglieria, un reggimento genio guastatori ed un reggimento logistico.
Al passaggio di consegne, avvenuto a Viterbo, per il nuovo incarico del generale bergamasco (foto di apertura) era presente il comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’esercito, generale di corpo d’Armata Salvatore Camporeale. Vezzoli ha ricevuto il testimone dal predecessore, il parigrado gen. Stefano Scanu, atteso a Cagliari, dove guiderà il Comando Militare Esercito Sardegna.
Nel corso della cerimonia di passaggio, il generale Camporeale ha sottolineato come «formare un comandante non è un processo semplice da realizzarsi anzi è, probabilmente, il compito più complesso che può esserci affidato. Una formazione che, oggi più di prima, richiede maggiore attenzione e impegno, per essere pronti a fronteggiare la crescente complessità degli scenari di crisi, in un contesto in cui l’interazione tra evolversi della tecnologia e strumento militare non è una scelta, ma una reale necessità».