La tragedia

Il ricordo di Ritaj, la bimba di 6 anni morta per "colpa" di un'altalena a Villongo

Mamma, papà, fratelli e sorellina vivono a Credaro. Un cugino l'ha definita «la luce della famiglia». La sindaca Bellini: «Un angelo sopra di noi»

Il ricordo di Ritaj, la bimba di 6 anni morta per "colpa" di un'altalena a Villongo
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Tra pochi giorni avrebbe iniziato la seconda elementare; a ottobre avrebbe compiuto 7 anni. Passaggi di vita che, purtroppo, Ritaj Lahmar non vivrà mai: la sera di ieri (lunedì 2 settembre) la sua esistenza s'è spezzata per un tanto tragico quanto assurdo incidente.

Il tragico incidente

La piccola si trovava, insieme alla madre Fatima, al parco giochi di piazza Vittorio Veneto a San Filastro di Villongo. Stava giocando con alcuni bambini, si dondolava (pare stando in piedi) sull'altalena per disabili, quando all'improvviso è caduta. Il gioco ha però continuato la sua corsa e ha colpito violentemente Ritaj alla testa.

I soccorsi sono stati subito allertati e il personale del 118, giunto sul posto, ha capito immediatamente la gravità della situazione. Attuate le manovre rianimative e stabilizzate le sue condizioni, la bambina è stata poi trasportata d'urgenza all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Purtroppo, alle 23 circa, la notizia più brutta: Ritaj non ce l'ha fatta.

Il ricordo della famiglia e della sindaca

La famiglia Lahmar, di origini marocchine, vive Credaro. Fatima e Nabil, che di professione fa il magazziniere, hanno altri tre figli: due maschi più grandi di Ritaj e una bambina, più piccola. Da chi la conosceva, la piccola vittima viene descritta come una bambina allegra, coraggiosa, sempre pronta a provare nuove esperienze. Al Corriere Bergamo, un cugino andato sul luogo dell'incidente ha detto: «Era la luce della famiglia».

La sera di ieri, anche il sindaco di Villongo, Francesco Micheli, insieme ad alcuni assessori si sono recati al parco giochi non appena hanno avuto notizia della tragedia. Mentre oggi, su Facebook, è stata la sindaca di Credaro, Adriana Bellini, a dedicare un sentito e commosso ricordo alla piccola.

«Cara Ritaj - ha scritto Bellini -, io sono convinta che i bambini non dovrebbero mai soffrire e non dovrebbero mai morire, ma la realtà non è questa ed ecco che, in una sera di fine estate, sei improvvisamente passata dalla gioia del gioco a una nuova dimensione di vita che ti ha portata lontano dagli occhi e dagli abbracci dei tuoi amati genitori, dei tuoi fratelli e di tutti noi. Mi sono trovata, nel cuore della notte, a parlare con l’oscurità del cielo per cercare una risposta a quanto era successo, ma la risposta non l’ho trovata e ho salutato l’arrivo dell’alba pensandoti come angelo sopra noi a darci, con la tua vitalità e il tuo sorriso, la forza per continuare il cammino della vita nel tuo ricordo».

Aperto un fascicolo per omicidio colposo

In attesa che la pm Letizia Aloisio valuti se disporre o meno l'autopsia, non sono ancora stati fissati i funerali. Nel frattempo, la Procura di Bergamo, dopo aver deciso il sequestro dell'altalena per poter effettuare tutti gli approfondimenti del caso con un perito, ha anche aperto un fascicolo d'indagine per omicidio colposo contro ignoti.

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