Ultimo saluto a Grassobbio per monsignor Pierluigi Manenti: la chiesa parrocchiale era gremita per le esequie del sacerdote che ha fatto della missione il centro della propria vita pastorale.
Monsignor Manenti era nato a Oltre il Colle, tra la Val Seriana e la Val Serina, il 14 gennaio 1950. Il suo ministero sacerdotale era iniziato a Grassobbio, dove ha operato dal 1975 al 1981. Poi la chiamata alla missione lo aveva portato nelle realtà più povere del mondo, lontano dall’Italia per quarantatré anni: prima in Bolivia, a quasi quattromila metri sulle Ande, dal 1981 al 1998; quindi a Cuba dal 1998 al 2024, dopo l’apertura di Fidel Castro a Papa Giovanni Paolo II che permise la ripresa dell’attività religiosa nell’isola. Qui era conosciuto come “don Luis” o “padre Luis”.
Conclusa l’esperienza missionaria in Sudamerica, nel 2024 era rientrato nella parrocchia che lo aveva accolto agli inizi del suo percorso sacerdotale e aveva collaborato come coadiutore parrocchiale. Nella notte tra venerdì 27 e sabato 28 novembre, all’età di 75 anni, monsignor Manenti si è spento all’ospedale di Bergamo, lasciando nel dolore la sorella suor Maddalena e i familiari. Le sue ceneri saranno deposte giovedì 4 dicembre nel cimitero di Oltre il Colle, il suo paese natale.
Alla messa di lunedì 1° dicembre alle 15 ha partecipato il vescovo Francesco Beschi, insieme ad altri settanta sacerdoti, per dare l’ultimo saluto a quello che il presule ha definito «il prete della carità».
Queste le parole del vescovo di Bergamo: «Un prete dalla carità evangelica. La speranza è una prospettiva luminosa che abbraccia tutta l’umanità e prende il volto della giustizia e della pace. Ora don Luis è nelle mani di Dio ma è anche qui con noi, nella comunità di Grassobbio, che lui ha formato (…)