Media Dog Tv

Il seriatese che s'è inventato... la tivù per cani («ma chiamarla così è riduttivo»)

Michele Amico realizza video studiati nei dettagli per affrontare le paure dell’animale (ad esempio quella per i temporali) a casa propria

Il seriatese che s'è inventato... la tivù per cani («ma chiamarla così è riduttivo»)
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di Camilla Amendola

Michele Amico, 61 anni di Seriate, dal 2007 è addestratore cinofilo. Nel 2018, navigando su Internet si imbatté in una tv statunitense per cani che prometteva di togliere «l’ansia da noia» all’animale. Incuriosito, cercò di approfondire l’argomento e di capire se, effettivamente, questo metodo potesse funzionare davvero.

«L’ansia da noia non è una fobia - spiega -, ma ciò che prova il cane quando è lasciato da solo a casa per parecchie ore. Non è vero che quando sono da soli dormono tutto il tempo. Spesso stanno sdraiati, si annoiano e soffrono di solitudine». Nel 2018 fa qualche ricerca, ma è nel 2020, a causa del lockdown e del tanto tempo passato a casa, che decide di approfondire i suoi studi.

Michele Amico

«Mi sono chiesto se ci fosse un modo per curare le fobie dei cani attraverso immagini e suoni. Una delle paure più classiche degli animali è il temporale», rivela Michele. Decide di realizzare, completamente da solo, qualche video in cui vengono riprodotti i suoni del vento, dei tuoni e della pioggia. «Si tratta di una tecnica di de-sensibilizzazione sistematica o terapia a esposizione graduale. L’idea è quella di esporre l’animale a ciò che lo spaventa. Il video deve essere mostrato quando il cane è in un posto che ritiene sicuro, come la casa in cui vive e il compagnia del suo padrone. Il cane inizia così ad abituarsi ai rumori che scatenano in lui uno stato d’angoscia».

Nell’aprile 2020 un forte temporale si abbatte su Bergamo e due clienti di Michele lo chiamano. I loro cani sono stati parecchio traumatizzati dal maltempo. L’addestratore inizia così la sua sperimentazione e invia ai due uomini i suoi video: «A causa del lockdown non sarei potuto andare dai cani, quindi ho pensato che avrei potuto inviare i video. Magari avrebbero potuto essere d’aiuto», racconta Michele. In effetti, i video servono e nel giro di pochi giorni i cani tornano al proprio classico e sano comportamento. Questo accende in Michele la volontà di proseguire i suoi studi e così decide di contattare degli specialisti.

«Per i cani non esiste la psicoterapia e, di conseguenza, mi sono affidato a dottori per umani come neurologi e psicologi, ma anche esperti di Emdr. Si tratta di una tecnica molto usata negli Stati Uniti da coloro che restano traumatizzati da sparatorie e durante le guerre. Ho pensato potesse essere utile approfondire anche questo argomento perché anche i cani vengono traumatizzati dai rumori forti come i fuochi d’artificio. Tutti i professionisti sono rimasti davvero molto colpiti dalle mie ricerche, tanto che mi hanno aiutato a titolo gratuito. Un neurologo mi ha anche chiamato durante la settimana di Ferragosto, mentre era in ferie, solo per potermi aiutare a portare avanti i miei studi».

Grazie a tutte le informazioni e gli approfondimenti di cui è in possesso, Michele decide di creare Media Dog Tv. «Non si tratta di una televisione per cani - ci tiene a specificare -. Sarebbe riduttivo, la tv è solo il dispositivo che viene utilizzato per guardare i video (...)

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