Per lei la musica era tutto

In ricordo di Patry Maffioletti, la prima ragazza a suonare nella banda di Stezzano

Nessuna donna fino ad allora lo aveva mai fatto: ha aperto la strada a molte. È mancata lo scorso 7 aprile, a soli sessant'anni

In ricordo di Patry Maffioletti, la prima ragazza a suonare nella banda di Stezzano
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di Laura Ceresoli

Negli anni Settanta è stata la prima donna a entrare nella banda di Stezzano, aprendo la strada a molte altre dopo di lei. Per Patrizia Maffioletti, d'altronde, la musica era tutto. Una passione che l’ha presa per mano quando ancora era all’asilo per poi farle da colonna sonora durante l’ intera esistenza. Finché un ingiusto destino l'ha sottratta troppo presto all'affetto dei suoi cari. Il 7 aprile scorso è infatti volata in cielo all’età di soli sessant’anni, lasciando nel dolore il marito, il figlio, i genitori e il fratello Luciano, membro storico dell'Unione filarmonica stezzanese.

Patrizia Maffioletti ai tempi della scuola

A tracciare il ritratto di Patrizia è il presidente della banda Gian Pietro Cattaneo che ricorda:

«Dalla prima metà degli anni Settanta molte bande amatoriali bergamasche furono protagoniste di un notevole cambiamento generazionale. Molti ragazzi si avvicinarono al mondo bandistico con la voglia di fare musica insieme, a volte visti con diffidenza dai più anziani. Quasi sempre furono però accolti con entusiasmo. Una cosa sorprendente per quel periodo fu l’ingresso delle ragazze e anche la banda di Stezzano visse questa favorevole innovazione. La prima ragazza a fare il suo ingresso fu proprio Patrizia Maffioletti, “la Patry”. Poco più che undicenne, si poté considerare figlia d’arte, in quanto il nonno Pietro aveva suonato la tromba, mentre il papà Santino e il fratello Luciano erano già presenti nella banda. Patrizia suonava il sax soprano e il contralto. Seguendo il suo esempio, altre ragazze si unirono all’organico, tanto che ai giorni nostri le donne nella banda sono ormai diventate la normalità».

Patrizia Maffioletti è stata, negli anni 70, la prima donna ad entrare nella banda, aprendo la strada a molte altre dopo di lei

Quelli erano gli anni del maestro Antonio Scarpanti, giunto nella banda nel giugno 1977, si impegnò subito a fondo per migliorare la preparazione dei suoi musicisti. Entrarono nel repertorio  brani classici impegnativi, composizioni di gusto moderno e arrangiamenti curati dallo stesso maestro. Nell’anno successivi sorse però il problema della divisa. La questione economica venne risolta dividendo la spesa in parte tra gli strumentisti e in parte tra la banda. La nuova divisa viene poi inaugurata in un concerto tenutosi nel mese di settembre in piazza Vecchia a Bergamo.

Il livello tecnico del gruppo continuò a progredire e nell’aprile del 1979 affrontò un concerto di brani sacri e classici all’interno della chiesa parrocchiale. La popolazione ne fu colpita a tal punto che durante l’esecuzione dell’ultimo brano in programma, l’Alleluja di Händel, si alzò in piedi entusiasta (...)

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