Le speranze in tribuna vip (sognando almeno un pareggio)
E’ la serata di gala per eccellenza. Bergamo e il suo vecchio Comunale riempito in ogni ordine di posto ospitano la Vecchia signora bianconera, prima in classifica da ormai più di tre campionati. E a un galà che si rispetti ci sono tutti, o quasi. Tra i vip che presidiano la tribuna centrale l’unica assente è la Giuliana che sarà intenta a fare felici un bel po’ di clienti nella sua storica e mitica trattoria in Via Broseta.
I tre sindaci.
Ci sono tutti gli ultimi primi cittadini di Bergamo. Giorgio Gori, presa posizione nel suo seggiolino in tribuna autorità, dispensa sorrisi ed ottimismo. E’ sereno e ci crede. “Stasera facciamo 1-1, segna Boakye”. Anche il figlio Alessandro è ottimista come il papà: “Si, anche secondo me finisce 1-1, ma segna Denis: non ce l’ho al Fantacalcio, (anche se l’avrei voluto comprare), ma è il nostro bomber e ha bisogno di sbloccarsi”. Manco si fossero messi d’accordo con l’ex sindaco di centrosinistra (dal 2004 al 2009) Roberto Bruni che, arrivando insieme a Giacomo Randazzo, ex storico dirigente nerazzurro, afferma: “Sa cosa le dico? Mi piacerebbe un bell’1-1 stasera e spero tanto segni Denis”. Tentorio, che ha guidato Bergamo prima di Gori, è invece un po’ più cauto: “Oggi la vedo dura, siamo inferiori e non penso riusciremo a strappare punti alla Juve. Ma io spero nella matematica: sono 13 anni che non battiamo i bianconeri e, per la legge dei grandi numeri, questa potrebbe essere la volta buona”. Poi, a fine primo tempo, quando l’Atalanta è già sotto, e i visi dei vip sono un po’ meno sorridenti che a inizio partita, l’ex primo cittadino scherza: “Stasera sono qui senza mia moglie (sampdoriana doc), ma le svelo un aneddoto: qualche anno fa la Samp vinceva 2-0 alla fine del primo tempo e le ho detto: “Se mi ami davvero, ci fai almeno pareggiare: vincemmo 3-2, magari anche questa volta ci scappa un bel risultato”.
SPO,CALCIO Atalanta Stagione 2014-2015
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Sindaci, ma non solo.
C’è anche la soubrette Aynette Stephens, fisico statuario e compagna di Nicola Radici. “Io, a dire la verità, tifo Juve. Però l’Atalanta è la squadra di Nicola, speriamo in un pareggio”. Al galà partecipano anche i rappresentanti della pubblica sicurezza. C’è il questore, Dino Finolli, accompagnato dal cognato e dalla moglie (juventini, a quanto trapela) e il comandante dei vigli del fuoco, Agatino Carrolo, che dice: “Abbiamo fatto di tutto perché la partita si possa svolgere nel massimo della sicurezza: ora speriamo solo di vedere un bel match”. In tribuna ci sono anche ex giocatori e altri vip. Il mitico portierone Gigi Pizzaballa, che ha una mano infortunata (la destra, “quella con cui ho parato di tutto difendendo per anni la porta atalantina”) sprizza ottimismo: “Stasera buchiamo Buffon” e alle sue parole fanno eco quelle dell’economista Pino Roma: “Vedo una Juve meno cattiva degli altri anni, speriamo in un pareggio”. Il dottor Amedeo Amadeo si allinea: “Si, possiamo farcela contro questa Juve: già nel riscaldamento l’ho vista meno affamata rispetto a quella di Conte”. Marino Lazzarini con la moglie Rita, seduto come al solito a fianco dell’amico Isidoro Fratus, prima del fischio d’inizio afferma invece con più realismo: “E’ come se avessi due anime: quella della realtà, che mi fa pensare che usciremo senza punti contro una Juventus a mio modo di vedere fortissima, e quella invece del tifoso che spera fortemente nel miracolo”. Ma i miracoli, si sa, capitano di rado.
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Gol sbagliato, gol subìto
Chi invece si divertirà e non assisterà (ahinoi) ad alcun miracolo nerazzurro sono soprattutto i dirigenti bianconeri Marotta e Nedved che arrivano in tribuna vip all’ultimo. L’ex direttore sportivo dell'Atalanta ai tempi di Ruggeri saluta tutti con affetto e abbraccia qualche collega nerazzurro. Nedved, la “furia ceca” juventina, sale in tribuna con passo spedito e con la chioma bionda sempre fluente: sarebbe ancora un grande furetto in mezzo al campo e in zona gol. I gol, quelli che gli juventini si godono portano la firma di Tevez e la prima rete stagionale di Morata.
La serata di gala si chiude. I volti dei vip e tifosi atalantini esprimono un filo di amarezza, soprattutto per il bomber, il Tanque Denis, che non riesce a sbloccarsi e a buttarla dentro, nonostante la ghiotta occasione del rigore. Ma c’è comunque la consapevolezza di avere una buona squadra e ci consola pensando che con la Juventus era davvero dura e che solo un mezzo miracolo avrebbe potuto regalarci dei punti. La famiglia Percassi, presente al gran completo, vive con grande partecipazione i 90 minuti. Da Cristina, moglie di Luca Percassi con in braccio uno dei figli, a fine partita arriva un commento che sintetizza al meglio l’andamento del match : “Gol sbagliato, gol subìto: lo dice sempre anche Luca e, purtroppo, è successo”. Ma a Genova, con la Sampdoria - si spera -, sarà tutta un’altra storia.
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