Kyu-shirataki Station, Giappone

La piccola fiaba di Kana Harada e del treno che viaggia solo per lei

La piccola fiaba di Kana Harada e del treno che viaggia solo per lei
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La vicenda di Kana Harada, una studentessa giapponese, è stata presentata come un esempio di ciò che può fare un buon governo. E lo è davvero. Harada vive nell’isola di Hokkaido, la più settentrionale di quelle che costituiscono l’arcipelago giapponese. È il luogo, tanto per dire, in cui i giapponesi che vivono nelle città più popolose vanno per trascorrere la settimana bianca. Harada vive in un’area remota e per andare a scuola prende il treno che si ferma nella stazione di Kyu-shirataki Station, che di certo non è uno degli snodi più importanti del Paese. Qui non corrono i treni ultra-moderni delle metropoli, ma piccole locomotive a due carrozze. Il piano di contenimento spese formulato dalla società che gestisce le ferrovie avrebbe voluto chiudere la fermata, insieme ad altre due. Hokkaido, del resto, ha visto la chiusura di venti linee ferroviarie negli ultimi anni. La popolazione in quest’area rurale del Giappone, infatti, sta diminuendo molto più velocemente che nel resto del Paese.

 

Il viaggio quotidiano di Kana Harada per andare a scuola.

 

La decisione della Hokkaido Railway. Negli ultimi tre anni, Kana Harada ha preso il treno delle 7:04 per andare a scuola e quello delle 17:08 per tornare a casa. Una routine consolidata e necessaria. Era ed è l’unica viaggiatrice. Le ferrovie sono l’unico modo con cui la ragazza può continuare a studiare, l’unico mezzo di comunicazione con la città. L’operatore ferroviario, la Hokkaido Railway Co., ha deciso di sospendere la chiusura della stazione di Kyu-shirataki Station fino a marzo 2016, quando Harada si sarà finalmente diplomata. La società è stata giustamente elogiata per la sua dedizione nei confronti dei passeggeri – in questo caso, della passeggera. In generale, è una decisione esemplare, che rivela un grande spirito di servizio da parte delle ferrovie nipponiche.

Harada Kana
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La notizia è diventata virale. La notizia è stata riportata dalla CCTV News cinese e in poco tempo è diventata virale. Il caso della stazione che non chiuderà per permettere a una studentessa di diplomarsi ha fatto il giro della rete, raccogliendo numerosi commenti sulla pagina Facebook dell’emittente televisiva. Uno di questi, ad esempio, diceva: «Perché non dovrei morire per un paese come questo, in cui il governo è pronto a proseguire per un miglio in più solo per me. Questo è significato del buon governo. Tutti i cittadini contano. Nessun bambino è lasciato indietro!». Un altro commento faceva notare invece l’importanza attribuita dal Giappone all’istruzione dei giovani, «un investimento a lungo termine» che sarà ripagato quando la giovane donna comincerà a lavorare. Parole sante, potremmo aggiungere.

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