La più grande pianista del mondo Martha Argerich suona al Sociale
È Martha Argerich, icona del pianismo mondiale, a sottolineare fin da subito il carattere d’eccezionalità che il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo (la 55esima edizione è partita mercoledì scorso), ha nel panorama europeo. La leggendaria strumentista argentina, dopo dieci anni che non teneva concerti come «resident» (cioè presenziando a una kermesse per più giorni e diversi eventi) in Italia sceglie infatti il Pianistico di Brescia e Bergamo per tre concerti date.
Domenica 22. Quella che è considerata la più grande pianista al mondo, dallo straordinario talento e carisma, si esibirà al Teatro Grande di Brescia il 21 aprile e al Teatro Sociale di Bergamo il 22, interpretando il Concerto per pianoforte e orchestra n.1, op.15 di Beethoven con la Filarmonica del Festival diretta dal Maestro Orizio. Martedì 24 di nuovo al Grande a Brescia suonando insieme alla Franz Liszt Chamber Orchestra.
La Argerich, nata a Buenos Aires nel 1941, iniziò a studiare con la madre, insegnante di pianoforte. L'esordio in concerto avvenne precocemente, all'età di 5 anni. Fu insomma una vera e propria enfant prodige che non tradì però le aspettative ma anzi le superò alla grande. Trasferitasi in Europa divenne allieva di artisti del calibro di Friedrich Gulda, Nikita Magaloff e Arturo Benedetti Michelangeli. E proprio in virtù del suo rapporto con il maestro arrivò al Festival Pianistico Internazionale la prima volta già nel 1967. Molto apprezzata per le sue esecuzioni della letteratura virtuosistica per pianoforte del XIX e XX secolo, ha un repertorio molto ampio.
Le sere del 21 e 22 aprile il pubblico avrà modo di apprezzare anche la pianista greca Theodosia Ntokou che si esibisce nelle sale da concerto più prestigiose del mondo dall’età di dodici anni.