La posta degli amori sfigati Se ci tiene davvero, sarà goffo
Cara Alba,
Rido per non piangere. Anche se in realtà piango soltanto. Un pianto isterico, perché sono veramente stanca di essere presa per il culo. Io volevo solo stare tranquilla, prendermi del tempo per me, per le mie passioni, per la mia vita. Dopo tre anni di relazione ero più che pronta alla solitudine del cuore. Non dico che l’avessi ricercata, ma dopo essermi resa conto che la storia con il mio ex era ormai finita me ne sono fatta una ragione. Invece, dopo pochi mesi, spunta lui. Bello, educato, piacione al punto giusto. Inizia a corteggiarmi, ma tengo botta. Lui, con invidiabile e mai invadente insistenza, mantiene la posizione. Messaggini, telefonate, inviti a cena, piccoli pensieri. Il tutto dosato nel modo giusto. Un chimico dell’amore praticamente. E visto che la chimica non sbaglia mai (è scienza), dopo diversi mesi crollo. Accetto di rompere il mio voto di solitudine e di gettarmi. Per scoprire che la piscina era vuota. Una notte, tanto è durato il frutto del suo “lavoro”. Una notte per poi sparire nel nulla. All’estero, mi ha riferito un’amica comune. Per lavoro, ma anche per sempre. Perché non dirmelo? Perché insistere tanto? Perché essere così crudeli? Non ho più fiducia negli uomini, ma soprattutto non ne ho più in me stessa. Non mi resta che piangere.
Claudia
Cara Claudia,
non ti resta che ridere. Ridere delle situazioni, degli uomini, dei guai, delle delusioni. È la cosa più difficile nell’immediato, ma tra qualche tempo questa esperienza ti provocherà soltanto un risolino di incredulità. L’imbecille che ha fatto i compiti per mesi e poi espatria. Se una cosa ti farà ridere tra, mettiamo, cinque mesi, tanto vale riderne adesso. Adesso, che è tutto nervoso, umiliazione, delusione. Sarà solo un altro soggetto della gamma umana che nella vita, per mille motivi, tutti incontriamo. Niente di quello che è successo dipende da te, la componente “imprevisto” non è eliminabile ed è la buona e la cattiva notizia insieme. Un piccolo accorgimento, però, per il futuro. Il corteggiamento è scienza esatta dici, ed è vero. Poche regole, ma da rispettare con massima precisione. Ecco. Solo qualcuno di molto poco interessato può applicare un tale trattamento, così tarato e controllato. Il coinvolgimento si presenta al contrario: pasticci, goffaggine, imbarazzo, fretta, impazienza. Rifiutare il corteggiamento? Mai. Ma riduciamolo a esercizio di stile. Quando l’interesse subentra, lo scivolone si vede. Quando è troppo perfetto per essere vero, non è vero. E questa è, sicuramente, solo una buona notizia.
Alba