La posta degli amori sfigati Dai diamanti non nasce mai niente

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Cara Alba,
Rieccomi a cercare un po’ di pace scrivendoti questa mail. Sono quello che ha tradito la moglie e che non sapeva se dirle quando successo o meno. Mi avevi detto che avrei dovuto scegliere, in sostanza, quanto essere stronzo. Alla fine ho deciso di non tenermi tutto dentro e ammettere le mie colpe. Non ho scaricato su mia moglie le responsabilità, come tu hai detto; ho preferito essere trasparente dopo non esserlo stato. Ovviamente adesso ne sto pagando le conseguenze: da un mese non vivo praticamente più a casa nostra e ogni mio tentativo di riavvicinarmi, di spiegarle, viene brutalmente respinto. Non passa momento della giornata in cui non mi penta dell’errore che ho commesso, in cui non mi dica quanto sono stato stupido, stronzo (appunto), egoista. Ma veramente sarebbe stato meglio non dire nulla? Non voglio crederci. Voglio ancora sperare che un modo per risolvere tutto esista, che una strada percorribile ci sia. C’è, vero?
Lorenzo

Caro Lorenzo,
Rieccoti. Dato il tuo recente comportamento, la tua fedeltà a questa piccola posta del cuore mi stupisce e mi rende felice. Parliamo di conseguenze, quindi. Quel punto mai risolto, quel chiedersi, a volte con speranza e a volte con timore, se alla fine questo bilancio quadra, se avremo tutti quel che meritiamo. In fondo, chi se ne frega. A chi serve? Aver aspettato sulla riva del fiume il cadavere del nemico ci farà sentire felice? In ogni caso, stavolta il cadavere saresti tu, e hai l’enorme vantaggio di non poter ipotizzare margini di peggioramento, ma solo sperare. Il che, se ci pensi, è un vantaggio, benché triste e amaro. Non esistono leggi in amore, oppure esistono e sono fatte per essere confermate dall’eccezione e quindi, in un mondo ideale, l’amore che vince tutto dovrebbe mettere una pezza. Ma stavolta l’amore che vince tutto non è il tuo. Si dovrebbe indagare nel cuore offeso e stanco di tua moglie se c’è un barlume di appiglio per derogare alla pretesa dell’amore romantico: l’unicità. Dal letame nascono i fiori solo nelle canzoni di De Andrè. Non so a che livello di cantautorato sia il tuo racconto, ma dai diamanti non nasce mai niente davvero.

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