La posta degli amori sfigati Io grillina posso amare un leghista?

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Cara Alba,
Sono in crisi. Quando l’ho conosciuto non era così. Poi le cose cambiano, la vita ti travolge. Un anno e mezzo fa ha perso il lavoro e, nonostante la giovane età, non è più riuscito a mettersi in carreggiata. È diventato sempre più arrabbiato, rancoroso. Non con me, ma con la società. Ha iniziato a pensare che la Lega fosse l’unica soluzione possibile ai suoi, ai nostri problemi. Ho cercato di farlo ragionare, di fargli capire che il problema non sono i neri o gli immigrati, ma piuttosto i politici che da sempre ci mangiano in testa. Ho provato a fargli capire che, se sei arrabbiato, non devi puntare sull’odio ma sulla rivoluzione. Ho provato a convincerlo a venire con me ai meet-up e agli incontri tra militanti dei Cinque Stelle. Ma niente. Adesso sono giorni che va dicendo che finalmente hanno vinto, sebbene sia evidente a tutti che abbiamo vinto noi, che Di Maio e non Salvini sarà il premier. Litighiamo, per questo. E io non credo di poter sopportare una vita al fianco di un leghista. Può sembrare stupido, ma è così. Se si vogliono cambiare le cose nella società bisogna iniziare dalla propria vita, non credi?
Sara

 

Cara Sara,
il post elezioni non è facile per nessuno, soprattutto con questi numeri di incertezze. Direi che la situazione che mi descrivi è una perfetta riproduzione del sentimento del Paese: stanco, arrabbiato, diviso. Mi spiace essere dura, ma un buon governo (stiamo, ovviamente, sognando) non risolverebbe mai la sfortuna o la mancanza di ambizione del tuo amato leghista. Ma, d’altra parte, nemmeno il reddito di cittadinanza. Se sei arrabbiato, mi permetto, nemmeno militare nel Movimento 5 Stelle può aiutare. L’unico che si sfogava un po’ era Beppe Grillo, ma era il 1980 e faceva ancora intrattenimento. Non ho mai visto nessuno uscire dalla cabina del voto con il volto più disteso. Possiamo riconoscerci in un programma, ma votare è questione di pochi minuti. La vita succede fuori dalla cabina e tra una legislatura e l’altra. L’amore, poi, non ne parliamo. Gli incontri del Movimento non mi sembrano molto romantici e Salvini premier non trasmette molta carica erotica. Il 4 marzo è finito, adesso sta a voi prendere una piega diversa. Per il futuro di questo governo bastano due voti.
Alba

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