La posta degli amori sfigati Mi sa che l'amante è lei, non tu

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Cara Alba,
Credo che questa lettera ti apparirà strana, ma sentivo il bisogno di scrivertela. Perché sei donna e ho bisogno del parere disinteressato di una donna per capire cosa passa nella testa di Francesca. Io ho 52 anni, sono professore universitario e sono sposato da quasi vent’anni. Francesca, invece, di anni ne ha 24, è una mia tesista e da sei mesi anche mia amante. Potrei stare qui a trovare mille giustificazioni, ma è successo come succedono tante cose nella vita. Ti chiederei, se possibile, di non giudicare. Ti sto scrivendo per capire una cosa: com’è possibile che a Francesca non interessi nulla di me e mia moglie? Com'è possibile che non trovi ingiusto il ruolo a cui l’ho relegata? Ero abituato alle scenate isteriche di mia moglie, Francesca invece niente: sa che sono sposato, che all’altra ho promesso amore eterno (diciamo così), ma non gliene frega niente. Eppure non scappa, non pretende nulla di ciò che potrebbe e, forse, dovrebbe pretendere. Meglio così, ma questo menefreghismo mi infastidisce; è come se, fregandosene di mia moglie, se ne freghi anche di me. O forse è troppo complicato capirvi, a voi donne.
Il prof

 

Caro Prof,
ho l’impressione che stavolta non sia Lei ad essere salito in cattedra. Quanta confusione fanno le opinioni, in amore. Secondo uno schema di emulazione di precedenti e di imitazione di libri, film e canzoni, presupponiamo che l’amore debba andare a braccetto con il tormento, le scenate, il dolore, tanto che rifiutiamo forme diverse, oppure ci interroghiamo sull’intensità, la genuinità, magari la natura stessa del sentimento. E può essere che spesso l’amore, o quello che abbiamo confuso per tale, si sia manifestato con una totale perdita di controllo, una abiura alla quotidianità. Ma se non fosse così? Se la calma e la totale accoglienza della situazione di Francesca sia quanto di più puro possa avvicinarsi all’amore che potete concedervi, considerato quello che Lei può offrirle? Oppure, prendiamo come parametro la sua idea di donna innamorata: ingestibile, insicura. Tutto secondo copione. Ma attenzione Prof, l’amore vuole bruciare mentre gli piace solo il freddo. L’assenza, la distanza. Chiede di avere sempre sete. L’amore - o quello che Lei riconosce come tale - si esaurisce in se stesso. La cosa più vera e terribile a riguardo, l’ha detta Céline: «Esserci il meno possibile, è tutto lì. Almeno in amore». Francesca c’è ma giusto un po’, mentre dovrebbe essere l’opposto. Caro Prof, stavolta l’amante è proprio lei.
Alba

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