La posta degli amori sfigati Vince sempre chi viene spiato
Cara Alba,
Ho provato a smettere, ma non ci riesco. Mi sento uno schifo dopo, una vera e propria merda. Ma è più forte di me. So di tradire la sua fiducia, so che è inutile (o almeno lo spero ogni volta che sto per farlo), ma alla fine non mi riesco a trattenere. E così colgo ogni occasione buona per andare a spiare il suo cellulare e i suoi social. Non so perché lo faccio. O meglio, lo so, ma non so perché io insista a farlo visto che dopo non sto certo meglio. Anzi. Abbiamo anche provato a parlarne l’ultima volta che mi ha beccato. Ma io sono riuscita soltanto a incazzarmi come una iena per quella foto che le ha mandato una sua collega, tutta sorridente, a un meeting aziendale a cui lui aveva rinunciato per un appuntamento che aveva già fissato con me. Ti rendi conto della follia che sto raggiungendo? Della abnorme stupidità? Giustamente, inoltre, immagino ti stia chiedendo se poi queste mie furtive attività di stalkeraggio abbiano mai dato degli esiti. Ovviamente no, altrimenti non insisterei, nel senso che se avessi scoperto qualche sua tresca sarei rinchiusa in una cella e ben lontana da ogni connessione. Mi riprometto di non farlo più ogni volta quindi. Ma ci ricasco sempre. Lui naturalmente pensa che io l’abbia fatto non più di un paio di volte e sono certa che se sapesse che appena va in bagno, o a farsi la doccia, o che lascia il pc acceso, io mi fiondo a spiare, be’, mi mollerebbe seduta stante. E siccome non voglio che accada, devo smetterla. Ma come? Come?
Marianna (nome di fantasia)
Cara Marianna (nome di fantasia),
Parto dalla fine: in una coppia è sempre meglio essere, dei due litiganti, quello stalkerizzato. Sembra una vita difficile, con l’aguzzino (l’altro lato della coppia) alle calcagna tutto il tempo, ma in verità l’assediato, la vittima della gelosia è, con pochi margini di errori, quello più amato. Un soggetto il cui unico fastidio è una fidanzata spiona. In amore vince chi fugge, chi si nasconde, chi non c’è o è talmente bravo a fartelo credere. Tu, creatura terrorizzata e tutta tremante alla sola idea di trovare una foto di troppo o un messaggio fuori posto ma che non resiste alla forza magnetica che questa incognita esercita, ti fai autogol. Troppo generosa ad attribuire flirt inesistenti e ad aggiungere fascino a chi già ti tiene in pugno. Veniamo tutti identificati con le sensazioni che suscitiamo. Dai fastidio? Diventerai un fastidio e come tale sarai trattata. Molto più saggio interpretare una donna piena di impegni e segreti, troppo occupata a pensare ai propri spazi che andare a rovistare in quelli degli altri. Primo e unico passo: smetti di rovistare. Ultima domanda, spero riflessione deterrente definitiva: saresti disposta a consegnare il tuo telefono? Sei sicura che non saresti tu, che tanto ti affanni a cercare quello che non vuoi trovare e che non trovi, la “Perfetta Sconosciuta”?
Alba