Innovazione

La storia di Giulio Mauri di Curno, pioniere del vino bio in provincia di Bergamo

Nel 2016 ha fondato il Biodistretto, che oggi conta nove produttori da tutta la provincia. La prima uscita pubblica a Bergamo, nell’ottobre 2022

La storia di Giulio Mauri di Curno, pioniere del vino bio in provincia di Bergamo
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di Monica Sorti

«Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere», sosteneva il poeta Charles Baudelaire. E su qualsiasi tavola che si rispetti, una bottiglia di buon vino fa la differenza. Meglio ancora se il prodotto, oltre a essere di ottima qualità, è anche a chilometro zero.

Da questo punto di vista siamo molto fortunati, perché la provincia di Bergamo vanta al suo interno un proprio distretto del vino biologico, di cui il curnese Giulio Mauri è il coordinatore. «Pro tempore - ci tiene a sottolineare -. L’esperienza mi interessa, è utile, impegnativa, e ho tutta l’intenzione di portarla avanti fino a quando non ci sarà qualcuno a cui affidarne la continuità».

Tra i soci fondatori con la cooperativa Oikos del Biodistretto dell’Agricoltura sociale di Bergamo, che comprende tutta la realtà provinciale, da anni appassionato di questo settore, a Mauri la scoperta del biologico ha aperto un mondo. «Da lì è nata la prospettiva di produrre vino di alta qualità nel pieno rispetto dell’ambiente».

La sua è stata una scelta di vita e non solo professionale. «Con Claudio Bonfanti, presidente dell’associazione Amici di Aretè, anche assessore all’Ambiente di Regione Lombardia negli anni ’80, ci siamo trovati in sintonia sul progetto che ha preceduto il Biodistretto, Orobie bio, un’associazione solo di produttori che si trovavano all’insegna del biologico nel 2013 - racconta Mauri -. Ma faceva fatica a produrre innovazione dal punto di vista organizzativo. Da lì si è partiti con la logica dell’associare le imprese e le cooperative interessate al bio e al sociale».

Il Biodistretto nasce nel 2016 con questa ottica (...)

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Commenti
Michele

Già negli anni novanta il pioniere Locatelli, azienda vinicola di Chiudono, produceva Marzemino e Moscato certificati biologici.

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