La tappa a Bergamo dello "Zingaro Biker" con la sua Harley Davidson, diretto verso gli Usa
Lucchese trasferitosi in provincia di Modena, il motociclista è diretto al festival di Milwaukee, dove porterà il suo modello gotico

Il fascino della Harley Davidson non tramonta mai, prova ne è Mauro Merlino, alias "Lo Zingaro Biker", che il prossimo 5 luglio passerà da Bergamo, in un viaggio che lo porterà da varie città d'Italia fino a Milwaukee, negli Usa.
L'occasione sarà il festival Harley-Davidson Homecoming, che si terrà nella località del Wisconsin dal 10 al 13 luglio.
Una Harley gotica negli Usa
In passato Mauro, lucchese poi trasferitosi in provincia di Modena, aveva già compiuto un itinerario dall'Emilia fino alla Finlandia con la sua fedele moto. Adesso, l'avventura lo porterà in America, dopo che già negli scorsi mesi la sua due ruote "gotica" aveva fatto colpo, raccogliendo l'invito a portarla in tour anche Oltreoceano. Perché gotica? Sembra uscita da un film horror, adornata con teschi, catene e gufi. Uno stile che senza dubbio attira l'attenzione, accompagnato però, come ha precisato lui stesso, da un messaggio per sensibilizzare sulla sicurezza stradale.


«Si sa che chiunque decida di mettere le mani su di una Harley Davidson non lo fa solo per la moto in sé, ma soprattutto decide di portare avanti questa decisione in quanto si lega in modo indissolubile a un gruppo, che è molto di più di un semplice manipolo di biker che amano le moto - ha spiegato Merlino -. Il concetto di amicizia è direttamente superato da quello di fratellanza, con la casa americana che in questo senso ne è maestra». L'intento è quindi quello di portare negli Stati Uniti «storia, mito e temi importanti».


La tappa a Bergamo
Il motociclista ha raccontato come la sua passione per le Harley è pari a quella che vede negli occhi dei giovani che vogliono avvicinarsi a questo mondo: «La modifica di una Harley è in piena linea con la storia del marchio e, di sicuro, questo modello sarà apprezzato anche a Milwaukee. Bergamo è per me tappa obbligata, data l'amicizia che mi lega alla vostra città». La sua Harley, per poter arrivare negli Usa, dovrà prima essere ripulita e svuotata, per affrontare il viaggio che avverrà dall'aeroporto di Milano.


«La mia moto ha fatto molto scalpore, ma del resto nasce da un'idea visionaria e rischiosa. Io stesso non immaginavo tanto successo, il simpatico paradosso è che l'America ci ha inviato una moto che è diventata un'icona mondiale e un italiano gliela rispedisce con modifiche, da loro neppure immaginate. Insomma, ho creato un serbatoio che Harley Davidson non ha, per questo ha attirato positivamente tante attenzioni. Ma non solo, perché sono arrivate anche molte richieste di collaborazioni per spot e altro».


