Storia di vita

La vendemmia del signor Giuseppe di Trescore Balneario, 89 anni di tradizione e amicizia

Ogni anno, amici e parenti si uniscono a lui in questo rito, che diventa un momento conviviale per celebrare i valori dello stare insieme

La vendemmia del signor Giuseppe di Trescore Balneario, 89 anni di tradizione e amicizia

di Elena Esposto

Ci sono tradizioni che il mondo moderno e cittadino sembra avere ormai perduto. Una di queste è il momento della vendemmia. Ma per fortuna c’è ancora chi sceglie di mantenerlo vivo.

Giuseppe Finazzi, che domani (4 ottobre) compie 89 anni, possiede una piccola vigna a Trescore Balneario e ogni anno coinvolge amici e parenti proprio nel rito della vendemmia, che diventa un momento conviviale per celebrare i valori dello stare insieme e dell’amicizia.

Giuseppe Finazzi

Lo racconta a PrimaBergamo Eleonora Patti, amica di famiglia e appassionata di fotografia (sono suoi gli scatti di questo articolo), che anche quest’anno ha partecipato alla vendemmia del signor Giuseppe immortalandone i momenti più belli: «Si inizia facendo colazione insieme e poi ci si distribuisce tra le vigne per iniziare a raccogliere l’uva. Si lavora tutta la mattina, ma stando insieme non si sente la fatica. Se ci si trova vicini nello stesso filare si chiacchiera, c’è chi canta e chi racconta qualche barzelletta».

La vigna conta una decina di filari e il vino prodotto dalla famiglia Finazzi è destinato solo al consumo familiare e a qualche bottiglia da regalare agli amici. Ma il signor Giuseppe aspetta con impazienza il giorno della vendemmia, racconta Eleonora. È il momento in cui si raccolgono i frutti del lavoro di tutto l’anno e per lui è una gioia poter condividerlo con le persone che gli sono più care.

Dopo la raccolta dell’uva sono tutti invitati a pranzo. «Il cibo è quello della tradizione: polenta, salame nostrano, conserve fatte in casa e i dolci che ciascuno porta da condividere». E, naturalmente, tanta gratitudine: «Per le cose semplici, oggi poco richieste e ricercate, che scaldano il cuore e ci ricordano che tutto ciò che è fatto con sacrificio e amicizia non può che dare buoni frutti».

In un biglietto per il compleanno che PrimaBergamo ha avuto il permesso di pubblicare, figli e amici celebrano così il signor Giuseppe, a cui ovviamente anche noi facciamo tantissimi auguri per il suo imminente compleanno:

«Il signor Finazzi Giuseppe, classe 1936, è molto più di un semplice viticoltore. È un uomo che ogni giorno, con gesti lenti, cura le sue viti come se fossero creature di famiglia. Lo fa con amore, pazienza, e con quella dedizione che solo chi ha vissuto la terra sa donare. Parlare con lui è come sfiorare un tempo che non c’è più; le sue parole infondono gioia, serenità e quel senso di unione che oggi sembra svanito.

Per lui il giorno della vendemmia non è solo il coronamento di un’ottima annata, è il momento più atteso, con il vero obiettivo di riunire parenti e amici, tramandando un valore prezioso: lo stare insieme. E mentre il vino prende forma si rinnova quel rito antico che unisce generazioni in una grande tavolata dove l’amicizia è un vero raccolto».