L'addio a Saul Sonzogni, che ad Alzano Lombardo conoscevano proprio tutti
È mancato all’età di 73 anni per un arresto cardiorespiratorio. Aveva un negozio in via Locatelli. Il figlio Amos: «Diceva quello che pensava in modo schietto. Avrebbe festeggiato quest’anno 50 anni di matrimonio con la “fida Maria Rosa”»
di Elena Conti
Ad Alzano Saul lo conoscevano tutti. Un uomo tutto d’un pezzo, possedeva con la famiglia un negozio di fuochi d’artificio in via Locatelli. Era famoso anche sui social e sul gruppo “Sei di Alzano Lombardo se”, dove condivideva spesso alcune riflessioni o aneddoti sulla sua giovinezza. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo Saul è mancato all'età di 73 anni per un arresto cardiorespiratorio. Era ricoverato da una settimana all'ospedale Bolognini di Seriate.
«Vogliamo ringraziare tutto il personale medico del Bolognini - scrive sui social il figlio Amos Sonzogni - per le cure prestate e sappiamo che in questo momento di estrema emergenza hanno fatto tutto il possibile per salvarlo. Saul poteva piacere o meno, ma di sicuro era un uomo senza mezzi termini. Diceva quello che pensava in maniera schietta e con pochi ricami. A volte la forma non era molto delicata, ma i contenuti sempre coerenti e di estrema sostanza. Lo vogliamo ricordare cosi, come marito della “fida Maria Rosa”, come la chiamava lui, con la quale avrebbe festeggiato quest'anno cinquant'anni di matrimonio; come Alpino Esploratore del Battaglione Tirano a Malles; come motociclista attivo e innamorato della Guzzi e come grande appassionato di storia contemporanea e di politica».
«Mio padre - scrive ancora - era uno che avrebbe intavolato una chiacchierata anche con un perfetto sconosciuto. Godeva della socialità e del piacere di incontrare e conoscere persone, era pieno di energia. Saul amava il mondo e la vita. E anche se oggi tutto quello che amava ci è precluso dalla paura di questa malattia, io me lo voglio ricordare così. Quando questa bufera sarà alle nostre spalle sapremo ricordarlo come merita. Il mio papone non c'è più e mi sento svuotato di tutto! Non so come farò senza i suoi consigli, mi ha reso l'uomo che sono».
Sono più di 500 i messaggi di condoglianze da parte degli alzanesi. Molti hanno dichiarato di non averlo mai conosciuto di persona, ma di apprezzarlo per i suoi racconti.