L’addio di Bergamo a Silvia Arzuffi Storica regista di Striscia la notizia
Se n'è andata ieri, a Bergamo, dove era tornata dopo una vita trascorsa a Milano. I suoi ex colleghi di Striscia hanno raccontato chi era, quel miracolo televisivo che per anni ha costruito e ideato. Uccisa da un male incurabile, Silvia Arzuffi, 74 anni, ex attrice di teatro (cresciuta alla scuola delle Grazie, come tanti grandi) e regista di tanti programmi di successo Mediaset.
Tanti i progetti all’orizzonte. «Per me era la più brava, degna allieva di Beppe Recchia – ricorda commosso Enrico Beruschi –. Lavoravamo tutti a spron battuto ma col sorriso sul volto. Perché trasmetteva serenità». Da giovane aveva recitato sui palcoscenici di tutta Italia. Poi, una breve esperienza con una televisione privata a Cuba prima di tornare in Italia, dove ha prodotto tanti programmi di successo. Drive In nel 1984, poi Paperissima nel 1990, fino a Striscia la Notizia nel 1991.
Ed poi Stranamore, Scherzi a Parte. Fu la prima ad introdurre gli effetti speciali in televisione, ma era attivissima anche nel sociale: per anni era stata il volto inflessibile della protesta del suo quartiere (Colognola) contro il frastuono degli aerei che sorvolano la zona. In molti le hanno dato un ultimo addio pubblico.
Da Telecity, dove collaborava da poco, alla stessa Striscia la Notizia, che ha affidato alle parole di Ficarra e Picone l'ultimo saluto in chiusura della puntata di giovedì sera, in molti l’hanno salutata in televisione. La camera ardente è stata allestita presso l'Hospice di via Borgo Palazzo, nel bergamasco. Il funerale sarà invece celebrato sabato 17 febbraio alle 10 nella parrocchiale di Colognola.