«Era facile volerti bene»

L'addio di Torre Boldone ad Attilio Cornolti, che ha dedicato tutta la vita al suo paese

Si è spento nei giorni scorsi, aveva 80 anni. Per trent’anni operatore ecologico, è stato volontario in casa di riposo e “curato” in oratorio. Il fratello don Tarcisio ha ritrovato una lettera del sindaco Carrara

L'addio di Torre Boldone ad Attilio Cornolti, che ha dedicato tutta la vita al suo paese
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di Angelo Corna

Si è spento pochi giorni fa a Torre Boldone Attilio Cornolti. Nato nel 1940, conosciuto da tutti in paese e da sempre impegnato nel sociale, Attilio è stato per oltre trent’anni operatore ecologico presso il Comune. Un lavoro che l’ha portato a conoscere le persone del paese, che in questi giorni si sono strette intorno alla famiglia con messaggi di condoglianze e parole di conforto.
«Una persona molto disponibile - ricorda don Leone Lussana -. Attilio non era sposato, era facile incontrarlo in paese e aveva una buona parola per tutti in ogni occasione. Sempre presente se c’era da dare una mano, impegnato nel volontariato, con l’oratorio e in parrocchia».

«Attilio ha lavorato tanti anni per il Comune di Torre Boldone. Un uomo gentile e benvoluto da tutti - commenta il sindaco Luca Macario -. Il nostro ultimo incontro risale a prima di Natale, in occasione di una mia visita alla casa di riposo. È stata una persona importante per il paese, sempre disponibile, solare e positiva, che si è spesa in aiuti, volontariato e solidarietà». Moltissimi anche i messaggi di cordoglio apparsi sui social network. Da alcuni ricordato per il suo volontariato alla casa di riposo, da altri come “curato” presso l’oratorio, o ancora per il lavoro svolto come operatore ecologico, impiego che l'ha visto occupato per buona parte della sua vita. «È sempre stato molto impegnato con la parrocchia, ricoprendo da giovane anche il ruolo di “curato” - racconta don Tarcisio Cornolti, fratello di Attilio -. Negli anni ha contribuito e promosso tantissime attività, tra queste il centro turistico giovanile. Andato in pensione, ha collaborato con la casa di riposo come volontario, un luogo che spesso ha definito come la sua seconda casa. Pochi giorni fa, quando è venuto a mancare, abbiamo trovato una lettera che Alberto Carrara, ex sindaco di Torre Boldone, consegnò a mio fratello Attilio qualche giorno dopo la pensione, nel lontano agosto 1991. Lui non l’aveva mai mostrata a nessuno e trovarla per noi è stata una bellissima sorpresa». Di seguito ne pubblichiamo alcune righe.

«Caro Attilio, nel momento in cui lasci la tua occupazione presso il Comune di Torre Boldone, per dedicarti a un meritato riposo, è un dovere per me esprimerti il mio più vivo apprezzamento per il lavoro svolto in tanti anni. Sono convinto che la tua decisione è stata molto sofferta, so quanto fosse alto l’attaccamento al tuo lavoro, svolto sempre con estrema disponibilità e onestà, tanto da farne quasi una missione. Le mie non sono parole di circostanza, ma sincera espressione dei miei sentimenti, condivisi da tutti i membri della giunta, che hanno sempre visto in te il dipendente comunale ideale; se ce ne fossero tanti come te, molti dei problemi dei nostri Comuni sarebbero risolti! ...

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