Paolo Rocca tra i 100 migliori capitani d'azienda del mondo
Nel numero di novembre, la rivista Harvard Business Review ha pubblicato l’annuale classifica dei 100 amministratori delegati migliori al mondo. Se non ha impressionato nessuno che al primo posto ci sia Jeff Bezos, numero uno del colosso del commercio elettronico Amazon, piacevole sorpresa è la presenza, in 21esima posizione, di Paolo Rocca, classe ’52, ceo di Tenaris e presidente di Techint, la multinazionale italo-argentina della siderurgia. Rocca è l’unico italiano in graduatoria.
Chi è Paolo Rocca. L’imprenditore deve il suo attuale successo all’opera del nonno, Agostino Rocca, fondatore nel 1945 della Techint. L’azienda, cresciuta anno dopo anno, si occupa della realizzazione di infrastrutture, nello specifico di gasdotti realizzati nel sud dell’Argentina e, non a caso, rappresenta oggi il primo gruppo industriale del Paese sudamericano. Le Techint, 69 anni dopo la sua fondazione, è un gruppo industriale con un fatturato pari a 26 miliardi di dollari (dati del 2012). Negli anni, l’azienda ha deciso di diversificare la propria attività e di creare gruppi specifici per ogni settore. Tra questi, anche la Tenaris, leader nella produzione di tubi in acciaio senza saldatura, con stabilimento a Dalmine, e l’Humanitas, gruppo di coordinamento di diverse strutture ospedaliere tra cui l’Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Paolo Rocca è oggi non solo presidente della Techint (dal 2001, in seguito alla morte del fratello maggiore Agostino), ma anche amministratore delegato di Tenaris (dal 2002).
Laureatosi in scienze politiche all’Università degli Studi di Milano, ha ottenuto un master specialistico presso l’Harvard Business School. Rocca, con la sua capacità manageriale, ha guidato il gruppo di famiglia nel nuovo millennio, conquistando sempre più spazi di mercato e migliorando, anno dopo anno, i fatturati aziendali, tanto da riuscire ad entrare nell’invidiata classifica dei 100 miliardari di Bloomberg, in 95esima posizione ma primo degli italiani. Il 13 ottobre 2009 venne eletto presidente della World Steel Association, l’associazione mondiale dell’acciaio.
I parametri di valutazione della classifica. Il motivo per cui Rocca fa parte della classifica stilata dalla Harvard Business Review è molto semplice: come ceo ha permesso una crescita dei fatturati decisamente importante. Come spiega la rivista stessa, infatti, la graduatoria ha voluto prendere in considerazione solamente parametri oggettivi, tralasciando fattori quali la notorietà e il successo mediatico. Ci si è concentrati sui risultati a lungo termine, evitando quindi exploit importanti ma legati a politiche aziendali di stretto respiro, prendendo in considerazione solamente amministratori delegati che ricoprono la loro carica da almeno 2 anni e che sono stati in grado, passo dopo passo, di migliorare i conti delle rispettive aziende, i valori finanziari e gli introiti di soci e azionisti. Si è posto quindi l’accento su quei parametri che possono essere calcolati con precisione e che si discostano dall’incremento di notorietà del marchio o da altri parametri definiti “intangibili”, come l’impatto ambientale e la soddisfazione dei dipendenti. Per poter comunque considerare questi aspetti, l’Harvard Business Review si è avvalsa del supporto del Reputation Institute, società di consulenza aziendale specificatamente indirizzata nell’analisi di questi parametri meno matematici e più aleatori.
La classifica. Paolo Rocca è l’unico italiano presente in graduatoria, come detto in 21esima posizione, a pari merito con il taiwanese Tsai Ming-Kai, dal 1997 ceo di MediaTek, azienda produttrice di semiconduttori. Il podio è occupato, nel gradino più alto, da Jeff Bezos di Amazon, seguito da John Martin, ceo dell’azienda biotecnologica e farmaceutica Gilead Sciences, e John Chambers, dell’americana Cisco Systems, leader nella fornitura di apparati di networking. Il primo non americano della classifica è il danese Lars Rebien Soresen, dal 2000 amministratore delegato della multinazionale farmaceutica danese Novo Nordisk e sesto in classifica. Il primo “latino” in graduatoria è lo spagnolo Pablo Isla Alvarez de Tejera, a capo del gigante della moda galiziano Inditex e al 14esimo posto. Prima di Rocca, del Vecchio Continente, c’è anche il tedesco Elmar Degenhart, ceo della produttrice di pneumatici Continental. Seguono poi i ceo delle più svariate aziende di successo al mondo, la maggior parte non conosciutissime, ad eccezione dell’amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings; quello della Canon, Fujio Mitarai; Nick Hayek Jr. della Swatch; Howard Shultz dell’impero del caffè Starbucks; e Robert Iger della Walt Disney. Chiude la lista, al centesimo posto, l’americano Willard Oberton, ceo di Fastenal.
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