L'Atalanta peggiore del secolo Cigarini e soci, imparate dal Parma

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Per l’Atalanta, le uniche cose buone del turno n.26 di campionato sono state due: il pareggio di Parma e la nuova sconfitta del Cagliari. Quanto al resto, è arrivato il momento di mettere la squadra spalle al muro perché il non gioco del Tardini è stato inverecondo, la figuraccia pessima, l’impegno scarso, l’abulia urticante. Adesso, basta. È ora di finirla. Colantuono ha pagato per tutti, altri capri espiatori non ce ne sono.

Percassi aveva parlato chiaro insediando Reja, ma, evidentemente, a Zingonia c’è qualcuno che ha problemi di udito e, aspettando l’Udinese, nuovo spareggio per la salvezza, sarà il caso di ripetere alcuni concetti forte e chiaro. Cosa che, peraltro, i tifosi hanno già fatto perché hanno le antenne sensibili e non si possono prendere per il naso. Forse, l’irriconoscibile Cigarini e gli altri compagni di esibizione emiliana dovrebbero prendere esempio dai colleghi del Parma, senza stipendio da quasi otto mesi, schiacciati da una situazione tanto scandalosa della loro società da non avere precedenti nella storia del calcio italiano eppure, capaci di battersi con orgoglio e con dignità esemplari.

L’Atalanta è un’oasi felice del calcio italiano: società modello, bilanci in regola; stipendi, contributi, tasse e Iva pagati con puntualità ogni mese; centro sportivo di livello europeo, tifoseria straordinaria per calore e passione. Non si pretende dai nerazzurri di vincere tutte le partite,avendone perse sin troppe in questa tremebonda stagione, Si chiede loro di onorare la maglia che indossano, sempre e comunque. Di non dimenticare mai che cosa significhi giocare per l’Atalanta e nell’Atalanta, la squadra simbolo di un popolo che nell’Atalanta si riconosce da 107 anni. Centosette anni: chiaro? Quindi, sveglia.

Non si può pensare di rimanere in serie A sperando che il Cagliari le perda tutte e continuando a prendere legnate o a fare pena come la squadra ha fatto pena a Parma, contro avversari che non giocavano da venti giorni e che in queste settimane ne hanno viste di cotte e di crude; che hanno un presidente «fantascientifico» (Malagò dixit) e si sono pure dovuti dovuti sorbire Tavecchio e Beretta in salsa ipocrita che è più piccante della paprica. Il Parma ultimo in classifica si è battuto alla grande  e meritava anche di vincere, tanto che il miglior sin campo dell’Atalanta è stato Sportiello. Reja avrà molto da lavorare, ma,per favore, non guardi in faccia a nessuno. La ricreazione è finita.

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