Le dieci serie tv più amate da chi lavora a Hollywood

Ce ne sono tante, di serie televisive “storiche” che hanno segnato tendenze e modi di dire. Alcune - in teoria le migliori - sono appena state premiate agli Emmys. Tante ideate Oltreoceano e, nella maggior parte dei casi, esportate da noialtri, sono state un importante veicolo di informazione (e di ispirazione) sugli stili di vita degli americani. Il modello statunitense infondeva ottimismo e fiducia, soprattutto nei decenni del secondo dopoguerra. Ma ogni generazione, dalla più lontana alla più vicina, ha avuto la “sua” serie tv di riferimento. The Hollywood Reporter ha chiesto a quasi tremila insider di Hollywood di esprimere la propria preferenza in materia: quali sono le serie più riuscite? Le risposte dei 2 800 interpellati, inclusi 779 attori, 365 produttori e 268 direttori, tra gli altri, hanno permesso di stilare una classifica di 100 posizioni, consultabile qui.
Al centesimo posto ci sono le casalinghe disperate di Wisteria Lane, mentre qualche posizione più in alto troviamo l’avvocato in carriera Ally McBeal (97° posto). I medici irriverenti di Scrubs occupano l’87° posto, mentre i preistorici The Flintstones l’80°. Fred, Wilma e i loro amici inaugurano una serie di posizioni occupate da telefilm per ragazzi, dal “classico” Sesame Street, che continua a sfornare episodi dal 1969, fino al The Muppets Show (36° posto), una pietra miliare dell’infanzia e dell’adolescenza degli anni Ottanta. C’è il misterioso e sfuggente Doctor Who (75° posto), l’alieno in grado di viaggiare nel tempo e nello spazio grazie a Tardis, la cabina telefonica blu che lo accompagna in tutte le sue avventure. Abbiamo poi Mork and Mindy al 72°, programma in cui recitò da protagonista Robin Williams, e Doctor House al 62°, altro telefilm di successo ambientato in un ospedale – la famiglia comprende ovviamente anche E.R. e il più recente Grey’s Anatomy, che però è assente dalla classifica. Ancora, la lista dell’Hollywood Reporter ci rinfresca la memoria sui piacevoli e divertenti episodi di Samantha. Vita da strega (titolo originale Bewitched), in cui la protagonista, sposata a un uomo comune (un “babbano”, direbbe J.K. Rowling), è alle prese con una figlia piccola, l’adorabile Tabatha, e la madre un po’ invadente. Seguono lo strepitoso Monty Python Flying’s Circus al 59°, il “newyorkese” How I Met Your Mother, Gilmore Girls, alias Una mamma per amica, e gli intramontabili episodi di Happy Days. Avvicinandoci alla top ten, ci imbattiamo in The Twiligh Zone, Star Trek, Lost e Sex and the City, che (forse) a sorpresa rimane esclusa dalle dieci migliori serie Tv. Vi diciamo quali sono, una per una.
10) The Simpson
L’inossidabile serie che sforna episodi dal 1989 ad oggi continua a regalarci perle ironiche, talvolta caustiche, sulla società americana. La cittadina di Springfield ha recentemente perso uno dei suoi creatori, Sam “Sayonara” Simon, ma non dà segni di cedimento.
9) Mad Men
Trasmessa dal 2007 al 2015 dalla AMC, poi sbarcata anche sui nostri canali, la serie è ambientata in un’agenzia pubblicitaria di New York, la Sterling Cooper, diretta da Don Draper (Jon Hamm). Intrighi e scalate al successo sono meravigliosamente raccontati sullo sfondo degli sfavillanti anni Sessanta statunitensi, quelli del boom e dei primi intramontabili prodotti e marchi di massa. Personaggi incredibilmente disegnati, difficilmente non odiarliamarli. Outfit impeccabilmente eleganti sempre.
8) I Love Lucy
Dal XXI secolo torniamo indietro fino agli anni Cinquanta. Lucy ed io, questo il titolo italiano dato alla situation comedy americana, ha avuto un successo di pubblico incredibile, durante le sue prime quattro stagioni. Il programma era seguito in dieci milioni di case e ciò è valso agli interpreti una copertina del Time. La leggerezza della serie non cede alla superficialità, induce al sorriso e all’ilarità. Per stemperare le tensioni quotidiane, anche quelle di oggi.
7) Saturday Night Live
In onda di sabato (come suggerisce il titolo) e in seconda serata, ogni puntata ha una guest star che si cimenta, insieme agli altri attori, in sketch comici e parodici che prendono in giro stereotipi, situazioni di vita quotidiana oppure i fenomeni televisivi più seguiti.
6) The Sopranos
Famiglia italoamericana, corruzione, riciclaggio, mafia. Un impiego nel campo dei rifiuti come copertura di affari molto loschi. Gli ingredienti sono questi, il modello è (vagamente) quello del Padrino. La serie è stata girata dal 1999 al 2007 ed è stata definita «il lavoro di cultura pop americana più grande nell’ultimo quarto di secolo» dall’autorevole New York Times. L’attore che vestiva i panni del protagonista Tony Soprano, James Gandolfini, è purtroppo morto precocemente, a Roma, nel 2013.
5) Seinfeld
Ambientata nell’Upper West Side di New York, la serie è incentrata sulle vicende di Jerry Seinfeld, rappresentate con un taglio comico. Seinfeld ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui dieci Emmy Award e tre Golden Globe.
4) Game of Thrones
https://youtu.be/O_KUVInd8vg
Non poteva mancare. La serie cult di questi anni, tratta dai romanzi-fiume di George R.R. Martin, mescola reminiscenze vagamente medievali a elementi di pura fantasy (sì, ci sono anche i draghi e strani esseri glaciali morti viventi). La lotta per il possesso del Trono di Spade dissemina tragedie ed eccidi, oltre a passioni più o meno cocenti e a giochi di potere pericolosi.
3) The X-Files
La serie principe del paranormale sale sul gradino più basso del podio. Gli alieni di Roswell, l’Area 51 e altri misteri simili sono all’ordine del giorno per i funzionari dell’FBI David Duchovny e Gillian Anderson.
2) Breaking Bad
Il professore di chimica Walter ha una moglie incinta, un figlio con problemi di salute e uno stipendio troppo basso che lo costringe a trovarsi un secondo lavoro in un autolavaggio. A tutto ciò si aggiunge la scarsa stima di amici e parenti. Quando poi gli viene diagnosticato anche un cancro ai polmoni, Walter cede al lato oscuro: incontra un suo ex studente e entra nel giro della droga.
1) Friends
La medaglia d’oro va alla serie che per dieci anni ha deliziato le serate di americani e non. Dal 1994 al 2004 la variegata combriccola di sei amici, tutti inizialmente single e sulla soglia dei trent’anni, ha affrontato situazioni sentimentali tragicomiche, molte delle quali sono diventate proverbiali.