Capolavori

Le gemelle Giulia e Alice Monzani di Filago trionfano al concorso nazionale dei madonnari

Le due 26enni hanno conquistato le categorie principali a Curtatone (Mantova) con opere dedicate alla Madonna di Oaxaca e a quella di Tindari

Le gemelle Giulia e Alice Monzani di Filago trionfano al concorso nazionale dei madonnari
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Due sorelle gemelle di Filago hanno conquistato i primi posti nelle categorie principali del 51° Incontro nazionale dei madonnari, svoltosi il 15 agosto sul sagrato del santuario delle Grazie a Curtatone (Mantova). Giulia e Alice Monzani, 26 anni, si sono imposte con opere ispirate alle tradizioni mariane internazionali, confermando l’eccellenza bergamasca in questa antica forma d’arte di strada.

Madonnari all'opera a Curtatone

Orgoglio bergamasco

Giulia ha trionfato nella categoria “Maestri madonnari” con la “Madonna di Oaxaca”, icona venerata in Messico. La sua composizione, caratterizzata da un marcato sapore latinoamericano, ha colpito la giuria per la maturità artistica e la capacità di restituire intensità al volto della Vergine cara alla devozione popolare messicana.

La sorella gemella Alice si è aggiudicata invece il primo posto tra i “Madonnari qualificati” con la “Madonna della basilica di Tindari”. L'opera, dedicata alla protettrice dei naviganti, è stata apprezzata per la potenza espressiva e per la capacità di rinnovare l’arte madonnara, unendo equilibrio compositivo e maturità pittorica.

Alice Monzani
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Alice Monzani e la sua opera

Giulia Monzani
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Giulia Monzani e la sua opera

Alice Monzani Instagram
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Alice Monzani al lavoro

Sfidanti da tutto il mondo

Le due artiste bergamasche hanno primeggiato in una competizione di alto livello che ha visto la partecipazione di 118 artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Stati Uniti, Messico, Canada, Giappone, Ecuador, Paraguay, Serbia, Germania e Paesi Bassi. La manifestazione, che attira oltre 100 mila visitatori dall’Italia e dall’estero, si inserisce nel quadro della tradizionale Fiera delle Grazie, giunta quest’anno alla sua seicentesima edizione.

«Ricordo ancora la prima volta che mi trovai a disegnare sul sagrato di Grazie di Curtatone con mia mamma e mia sorella - ha dichiarato a L’Eco di Bergamo Giulia dopo la premiazione -. Sono molto orgogliosa di vedere dove sono arrivata. Non sarò mai abbastanza riconoscente con tutti coloro che hanno creduto in me in questi anni. Vedere gli altri madonnari commuoversi insieme a me per la mia vittoria mi ha fatto sentire parte di una grande famiglia. Poi vincere insieme a mia sorella Alice ha reso la festa ancora più speciale». L’artista di Filago ha spiegato che era il 2014 quando, appena quindicenne, iniziò a guardare i maestri madonnari con ammirazione e mai avrebbe pensato di poter arrivare al loro livello.

La manifestazione

L'opera di Giulia Monzani risultata vincitrice

La giuria della manifestazione era presieduta da Giordano Bruno Guerri, storico, saggista e presidente della Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani”. Nel comunicare i risultati, i giurati hanno sottolineato come le opere delle sorelle Monzani abbiano saputo coniugare tradizione e innovazione, portando sulla scena italiana influenze artistiche internazionali. Particolarmente significativa è stata la scelta tematica delle due gemelle. La Madonna di Oaxaca di Giulia rimanda alla ricca tradizione religiosa del Messico, mentre la Madonna di Tindari di Alice celebra il legame tra Sicilia e devozione marinara, temi che riflettono la dimensione universale del culto mariano.

L’edizione 2025 del concorso è stata arricchita dal progetto collettivo “Ianua Coeli”, ideato dagli storici dell’arte Paola Artoni e Paolo Bertelli e realizzato dal maestro statunitense Kurt Wenner, capostipite della street art 3D, insieme a tredici madonnari. L’opera, commissionata in occasione del seicentesimo anniversario della Fiera delle Grazie e del Giubileo 2025, interpreta Maria come “Porta del cielo” e si offre ai visitatori come un percorso da attraversare.

Il successo delle gemelle Monzani rappresenta un momento di particolare orgoglio per la comunità artistica bergamasca e conferma la crescente rilevanza internazionale dell’arte madonnara italiana. Le due sorelle hanno dimostrato come questa tradizione secolare possa rinnovarsi attraverso il dialogo con culture artistiche diverse, mantenendo intatta la propria identità spirituale e tecnica.