Il ricordo

Le indagini sulla morte di Paolo Corsi, ex prof del Galilei di Caravaggio ucciso in Tunisia

Il 73enne pare sia rimasto vittima di una rapina finita male. Un uomo sarebbe stato fermato mentre era alla guida dell'auto di proprietà dell'ex docente

Le indagini sulla morte di Paolo Corsi, ex prof del Galilei di Caravaggio ucciso in Tunisia
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Nel fine settimana, un uomo è stato fermato in Tunisia nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Paolo Corsi, 73enne originario della provincia di Ascoli ed ex professore del liceo Galileo Galilei di Caravaggio, dove insegnò tra il 1982 e il 1987. Il soggetto fermato dalle autorità libiche era alla guida della vettura rubata all'ex docente.

Ucciso durante una rapina in casa

Come spiega PrimaTreviglio, Corsi, da quando era in pensione, era solito passare diversi mesi dell'anno a Sousse, in Tunisia, dove aveva acquistato una casa. Proprio in quella abitazione, la scorsa settimana, l'ex professore sarebbe stato ucciso durante una rapina. Oltre all'auto - a bordo della quale sarebbe stato poi fermato un sospettato -, al 73enne sarebbero stati sottratti anche il cellulare e il portafogli.

Le autorità italiane e quelle africane stanno collaborando per il completamento delle pratiche burocratiche necessarie al rimpatrio della salma (al momento ancora non c'è una data, però), sulla quale è già stata eseguita l'autopsia.

I ricordi di ex studenti e colleghi

Dagli anni in cui Corsi insegnava a Caravaggio sono passati ben tre decenni ormai, ma non è stato dimenticato dai ragazzi della sezione A, che tra il 1982 e il 1984 lo hanno avuto come professore di Latino, Lettere e Storia.

Davide Tironi, titolare della pizzeria di Caravaggio "Da Bassano", ha raccontato a PrimaTreviglio: «Io e alcuni dei miei compagni di classe di allora, con cui sono rimasto in contatto, abbiamo appreso con grande dispiacere della morte cruenta del professor Corsi. Lo ricordiamo come una persona piacevole, un professore molto competente ma non severo, che amava davvero tanto viaggiare e infatti era in prima linea nell'organizzazione delle gite. Peraltro, essendo marchigiano, aveva portato quasi tutti i suoi studenti a visitare Ascoli e il suo paese natale, Ripatransone, una cittadina molto bella. Allora aveva solo 30 anni. Un ottimo insegnante e un uomo simpatico, appassionato de I Promessi Sposi, che amava leggere in classe. Era anche arbitro abilitato. Davvero non potevamo immaginare una tragedia simile».

Giuseppe Vona fu invece collega di Corsi al Galilei: «Come insegnante, con lui ho trascorso i migliori anni della giovinezza. Insieme ad altri colleghi abitavamo a Bergamo e, ogni giorno, una volta con l'auto dell'uno e un'altra con quella dell'altro, facevamo avanti e indietro dal lavoro. Ho dei bellissimi ricordi, Paolo era una persona allegra, gioviale, un bravo insegnante e i ragazzi gli volevano bene. Quando ho appreso la notizia ho provato un profondo dispiacere e mi sono sentito davvero male pensando all'atroce fine che gli è toccata... Purtroppo, dopo il trasferimento suo a Roma, dove aveva una sorella e un nipote, e il mio in provincia di Ragusa, in Sicilia, abbiamo perso completamente i contatti. Quando insegnavamo al liceo eravamo come una famiglia. Allora fare l'insegnante era una missione, eravamo molto uniti».

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