«Un lungo cammino»

L’epopea lunga ben cent’anni di padre Teotimo, da Albino fino all’Eritrea

Grande festa, mercoledì 4 settembre nel convento dei frati Cappuccini di Borgo Palazzo, per il secolo di vita del missionario albinese

L’epopea lunga ben cent’anni di padre Teotimo, da Albino fino all’Eritrea

di Fabio Gualandris

Grande festa, nel pomeriggio di mercoledì 4 settembre, nel convento dei frati Cappuccini di Borgo Palazzo a Bergamo per celebrare il secolo di vita di padre Teotimo Rondi, missionario cappuccino originario di Albino. Presenti anche i frati del convento di Albino guidati dal padre guardiano fra Emilio Cattaneo.

Padre Teotimo a 95 anni

Albino Francesco Rondi nasce ad Albino il 4 settembre 1924 da Battista (1891-1963) e da Maria Canavesi (1899-1983). Aveva tre sorelle e un fratello (Lina, Elvira, Rita e Antonio).

La sua vocazione francescana parte dal suo nome di battesimo e dai Cappuccini di Albino: fin da bambino giocava a fare il frate con un altarino; gli era “concelebrante” l’amico Giovanni Marzan, che poi nel 1945 morirà nell’ultimo giorno di guerra. La sua famiglia abitava in via Pezzotta; Battista Rondi era muratore e Albino Francesco fu anche garzone, in via Umberto I, ora via Mazzini, dal panettiere Battista Cuminetti.

Fra Teotimo disse a proposito del suo nome da frate: «Neanche sapevo che c’era un nome così! Prima del Concilio, entrando in missione, si riceveva un nome nuovo, il mio vuol dire Timore di Dio». Aggiunse a riguardo della sua formazione: «Ho dovuto studiare sempre, celebravo il ministero in italiano, inglese, francese, spagnolo, ho imparato l’arabo».

Come riporta il volume I Frati Cappuccini ad Albino – 1613-2013, entra nel seminario cappuccino di Albino il 4 ottobre 1938, emette la prima professione il 15 agosto 1945 e viene ordinato il 22 dicembre 1951 (…)

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