L'ultimo gol è per la Curva Nord
L’hanno visto. Hanno pianto. Si sono commossi per lui anche in Argentina, perché il web abbatte ogni barriera di spazio e tempo e le immagini dell’ultima partita a Bergamo sono rimbalzate a Buenos Aires, dove l’aspettano i tifosi dell’Independiente, terza squadra del Paese per numero di titoli e sostenitori. Ma l’ultimo gol per l’Atalanta, German Denis non l’ha segnato al Sassuolo ribattendo in rete la respinta di Consigli e firmando un pareggio terribilmente prezioso. L’ultimo gol per l’Atalanta, l’ha riservato ai tifosi della Curva Nord, ieri sera, a Redona. Il campo dell’oratorio è stato teatro di un’altra Festa della Dea.
Soltanto chi non sa, chi non conosce, chi non capisce che cosa siano la passione e il sentimento dei bergamaschi per la loro squadra, non saprà mai che cosa si perda. “Tornerò a Bergamo”, ha promesso il Capitano. Certo che tornerà. Quando non farà più il calciatore, l’attende un incarico da dirigente in seno al club di Percassi. Nelle toccanti parole di congedo di German, non c’erano soltanto la gratitudine e il rispetto. C’è la consapevolezza che, per quanto grande sarà il giro del mondo che farà, un giorno Denis sarà di nuovo qui, per l’Atalanta. Il legame che ha stretto è indissolubile e chi conosce l’anima degli argentini sa che vanno sempre dove li porta il cuore. Lo stesso cuore dei tifosi, ieri sera presenti a Redona, dove si è misurata la differenza fra lo stadio acquario senza di loro e lo stadio vero con loro. Nessun divieto, nessuna rappresaglia, nessuna criminalizzazione riusciranno mai a piegare la passione autentica di chi va all’Atalanta. Se lo ficchino bene in testa, i burocrati usciti da un romanzo di Kafka e trapiantati a Roma. “Mi siete mancati”, ha detto Denis agli atalantini che gli hanno fatto festa sul campo dell’oratorio. Non sa quanto ci mancherà lui. Tornerà.