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«Manca il respiro, ma vi ricorderemo col sorriso»: lo straziante addio di Cavernago a Nora e Riccardo

Una folla immensa s'è riunita nel paese per l'ultimo saluto ai due diciannovenni morti in un incidente all'alba di sabato. L'omelia di don Enrico e le commoventi parole degli amici

«Manca il respiro, ma vi ricorderemo col sorriso»: lo straziante addio di Cavernago a Nora e Riccardo
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Sono stati giorni di dolore, rabbia, preghiera e lacrime quelli vissuti da Cavernago dopo la tragica morte di Nora Jawad e Riccardo Gualandris, i due ragazzi di 19 anni morti all'alba di sabato 22 marzo nell'incidente avvenuto lungo la bretella della 498. La vettura su cui viaggiavano insieme alla sorella gemella di Nora e un quarto amico (entrambi feriti, ma non in pericolo di vita) si è scontrata frontalmente con un camion.

La cerimonia funebre

Nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 24 marzo, una folla immensa - al punto che la chiesa non è riuscita ad accogliere tutti i presenti - si è riunita a Cavernago per l'ultimo saluto a Riccardo. A celebrare la funzione, come riporta PrimaTreviglio, è stato don Enrico Mangili. Ovviamente, è stata anche l'occasione per ricordare e salutare Nora, sebbene musulmana. Presenti tantissimi studenti dal Majorana di Seriate, scuola che Riccardo frequentava.

L'omelia di don Enrico

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Nora Jawad

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Riccardo Gualandris

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La cerimonia è stata trasmessa in filodiffusione nel piazzale antistante la chiesa e ha toccato l'animo di tutti i presenti. Queste alcune delle parole di don Enrico durante la sua omelia:

«Aiutaci a capire in che modo tu ci sei e ci sarai sempre per noi, anche dentro alle cose più assurde, a quelle che ci fanno più male a quelle per noi incomprensibili perché non sono facili da accettare. Ci parli di Resurrezione perché è la nostra più grande speranza, ma in questo momento la Resurrezione non basta: è troppo lontana rispetto al dolore e allo sgomento di adesso a quello che stiamo vivendo e provando ora».

Don Enrico ha poi continuato:

«Siamo soli e attoniti davanti a realtà più grandi di noi che non sappiamo gestire senza andare in pezzi. Tu ci devi dare qualcosa di più, devi renderti presente in modo più forte e concreto così che noi possiamo sentirti, sentire che sei più forte della morte, che la nostra vita non finisce ancora prima di cominciare, che c'è ancora la possibilità di una vita da vivere dopo una perdita così grande. Noi ci proviamo a credere, ma tu tante volte ce lo rendi difficile, noi proviamo superare le fatiche andando avanti e stringendo i denti, ma siamo e saremo sempre in affanno se la vita non la smette di colpirci duramente».

Le commoventi parole degli amici

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Il corteo verso il cimitero

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Gli striscioni esposti dagli amici delle vittime

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Gli striscioni esposti dagli amici delle vittime

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Tanti anche gli striscioni scritti da amici e conoscenti di Riccardo e Nora. In uno, esposto all'esterno della chiesa e dedicato al ragazzo, c'era scritto: «Pacato, come un'onda che sfiora la riva, riflessivo come il cielo prima del tramonto. Sapevi ascoltare, capire, restare, un amico raro, una maestro silenzioso. Con i bambini eri dolcezza e gioco, con noi eri rifugio e saggezza. Ci hai insegnato che la calma è forza, che il cuore buono è il vero valore. Nerazzurro nell'anima, profondo nel pensiero, oggi il tuo ricordo è guida e presenza, sei in noi, sempre! Buon viaggio Guala».

In un altro, dedicato a entrambi i giovani morti, c'era invece scritto: «Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo. Per sempre con noi».

Alle 15.30, la folla s'è trasferita al cimitero del paese, dove si è tenuta anche una cerimonia di addio per Nora. Qui, su un altro striscione, gli amici della ragazza (che studiava Infermieristica) hanno scritto: «Sei stata luce, colore, forza, una fiamma che ha brillato senza paura. Con il tuo sguardo fiero e il cuore aperto, hai donato saggezza e coraggio sincero. Indipendente come il vento che sceglie la sua strada, leale come il sole che non tradisce il giorno. Ci hai compresi senza parole e ci hai amati senza condizioni. Ora sei la luce che non si spegne, un raggio che continua a scaldarci dentro. Sei stata, sei e sarai sempre il nostro sole. Buon viaggio Nora».

La bara della giovane è stata accompagnata dall'imam insieme ai genitori (la madre italiana e il padre marocchino) con una preghiera islamica. Poi è stata posizionata al fianco della bara di Riccardo. Particolarmente toccante il ricordo dei due affidato agli amici di una vita, quelli che li conoscevano sin dai tempi dell'asilo:

«Ci eravamo detti che volevamo invecchiare insieme. È sempre stata la nostra paura più grande quella di crescere e di perderci. Magari per scelte che ci avrebbero allontanati, forse per strade diverse nello studio e nel lavoro. Ma non immaginavamo sicuramente che ci saremmo sperati in questo modo. Dall'asilo siamo stati sempre insieme, crescendo abbiamo conosciuto altre persone, compagni di classe, di squadra, ma noi siamo sempre stati uniti, mai divisi, sempre insieme.

Tu Nora, dicevi che non aveva senso discutere, mantenevi l'equilibrio del nostro gruppo. E tu Ricca, pensiamo di non averti mai visto arrabbiato o deluso da noi, sempre pronto a far tornare la serenità del gruppo. Sempre pronti a regalarci un sorriso.

Tu Nora eri la ragazza più solare che conoscevamo, dicevi tutto quello che ti passava per la testa, eri sbadata ma a modo tuo e a noi piaceva.

Tu Guala, timido, in grado di renderti unico, aspettavamo con ansia la tua maturità. Non vedevamo l'ora di festeggiare con te, stavi anche migliorando a calcio, rimarrai per sempre il nostro bomber.

Pensarvi ora è difficile, manca il respiro, ma siamo sicuri che col passare del tempo riusciremo a ricordarvi col sorriso, come ci avete insegnato voi».

I palloncini liberati in cielo

La comunità di Cavernago, che nella giornata di oggi ha vissuto anche il lutto cittadino indetto dal Comune, ha infine salutato per sempre Nora e Riccardo con uno sguardo verso l'alto e rilasciando in cielo dei palloncini nerazzurri.

Commenti
Silvia Casanova

Ora piccoli ma grandi angeli prendetevi x mano e riposate nell'immensita'e abbiate cura dei vostri cari e di tutti noi... In questi giorni a tutta la bergamasca e non solo siete e sareti i nostri figli celesti... Un abbraccio e un bacio vi giunga fin lassu'anche da chi come me non vi ha conosciuti ❤️❤️❤️❤️❤️

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