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In Maremma fra ulivi e vigneti il teatro dal cuore bergamasco  

In Maremma fra ulivi e vigneti il teatro dal cuore bergamasco  
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Il 1 dicembre 2017, nella prestigiosa Rocca di Vignola a Modena, l’Agenzia per lo Sviluppo Sostenibile (AESS) ha assegnato il Premio Sostenibilità 2017, un riconoscimento nazionale per valorizzare e divulgare le buone pratiche del costruire, attraverso la selezione di progetti che abbiano seguito i principi costruttivi della bioarchitettura e dell’efficienza energetica. La creatività e la qualità del lavoro bergamasco hanno meritato il primo premio nella categoria riservata agli edifici ex novo non residenziali, grazie al Forum Fondazione Bertarelli, avveniristico teatro progettato da Edoardo Milesi, e costruito nelle sue parti principali dalla Edilmario della famiglia Savoldelli.

 

 

Un'opera bergamasca in Toscana. Milesi è nativo di Bergamo, dove nel 1979 aprì il suo primo studio in Borgo Santa Caterina, e si è poi trasferito ad Albino, mentre i fratelli Fabio e Roberto Savoldelli, eredi di papà Mario morto lo scorso giugno, risiedono a Gandino. Estro creativo e competenza edile made in Bèrghem si sono però incontrati nel cuore della Maremma toscana, esattamente a Cinigiano in provincia di Grosseto, all’interno della sterminata azienda vitivinicola Collemassari, dove è oggi adagiato il Forum Fondazione Bertarelli.

Un architetto e un’impresa bergamasca, affiancati da numerosi professionisti e aziende anche della nostra terra, hanno creato un gioiello fra ulivi e vigneti, su commissione della famiglia elvetica Bertarelli, che nel 2003 e nel 2007 guidò la vittoriosa spedizione di Alinghi all’America’s Cup di vela. Chi riuscì a portare per la prima volta in Europa il “mondiale” di vela (senza avere nemmeno il mare…) voleva vincere la scommessa di creare un luogo d’arte e musica che dialogasse “silenzioso” con un contesto naturale di rara suggestione.

 

 

Il significato del Forum. «Dal cielo sembra una grande oliva  - scrive Edoardo Milesi raccontando sul suo sito dell’impulso creativo che ha dato forma al Forum - ancora attaccata alla sua foglia più vicina. Non avevo mai pensato a un simile risultato benché la preoccupazione di non nuocere al grande oliveto che l’accoglierà è sempre stata presente. Il vero motivo della sua forma organica e perfetta, generata da proporzioni auree adatte alla sonorità interna, è stato quello di evitare che la nuova costruzione, sorta dal nulla, potesse offrire in qualche modo in quella natura di luce e di forme organizzate dal vento, una qualche rigidità. Uno spigolo, un riflesso, una quinta che costringesse quell’armonia, sempre in movimento in cima a quella collina, a una qualche improvvisa e brusca interruzione. Sono stato lì anche ieri per non sbagliare la sua posizione rispetto alle visuali, all’altezza dei pini, alla corretta giacitura rispetto all’attuale piano di campagna che non andrà assolutamente modificato. È questo che voglio ottenere, un’architettura che ascolti e che partecipi senza disturbare, che faccia parte dell’orchestra, che sia lì a interpretare la sua parte come un nuovo strumento musicale che si aggiunge, che viene continuamente suonato e dà ancora più voce alla musica di quel luogo. I suoi muri devono valorizzare quella luce sempre diversa, il suo odore deve aggiungersi a quello della pietra, della terra, dell’erba e delle foglie umide».

 

 

Il Forum Bertarelli è una sala concerti che occupa (in un’area di 30mila metri quadrati) una superficie di 1280 metri quadri. interrati e 800 fuori terra. È un gioiello acustico per la musica dal vivo non amplificata ed è stato inaugurato a giugno 2015 dopo due anni di lavoro. «Il cantiere - ricorda Fabio Savoldelli della Edilmario – era particolarmente complesso e decisiva fu la possibilità da noi offerta di produrre sul posto il calcestruzzo necessario».

Da allora Edoardo Milesi e la Edilmario sono di casa nel cuore della Maremma, dove matura il pregiato vino Brunello. A Montalcino in questi anni è stato ristrutturato, fra gli altri, l’antico complesso di Sant'Agostino, del Cinquecento. Al completo risanamento del chiostro e della chiesa si è aggiunta quest’anno la nuova sede del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, con tanto di caveau per custodire le preziose fascette del vino italiano più famoso (e costoso) nel mondo. E fra ulivi e vigneti si brinda… bergamasco.

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