La migliore Atalanta della stagione Denis pensi ai gol: il problema è lui

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La migliore Atalanta della stagione è stata sconfitta da una Roma marpiona, che, anche per questo, si conferma una grande squadra e la degna antagonista della Juve nella corsa al titolo. L'Atalanta è stata brillante e determinata nel primo tempo, generosa nella ripresa, sfortunata sulla traversa di Baselli, maledettamente imprecisa quando la Roma le ha regalato le occasioni che i bergamaschi hanno malamente perduto.

Dopo i tre pareggi consecutivi che avevano preceduto la sosta, il ko interno ha spezzato la lenta risalita dei nerazzurri verso la zona tranquilla e, in attesa dei risultati complessivi della dodicesima giornata, l'aria si fa pesante in classifica.

Eppure, allo stadio Achille e Cesare Bortolotti, finalmente si è rivista una squadra vera, pur con tutti i problemi di formazione che Colantuono aveva accusato alla vigilia. Conforta il ritorno di Moralez sui livelli di rendimento che gli conosciamo, anche se ha sbagliato il raddoppio, dopo il gol lampo. Allo stesso modo, la condizione atletica generale è brillante, segno che durante la sosta l'allenatore e il suo staff hanno lavorato bene insieme con i giocatori.

Il guaio è il mal di gol: 5 reti in 12 gare fotografano il peggior attacco dei primi cinque campionati europei.

Preoccupa la crisi senza fine di Denis, ancora troppo nervoso e irascibile. Malauguratamente, il vero problema dell'Atalanta è proprio l'uomo che, nelle precedenti tre stagioni era stato il suo demiurgo. I numeri schiacciano le parole: nel primo triennio a Bergamo, l'argentino ha firmato 44 reti nell'arco di 109 presenze. In questa stagione, fra campionato e Coppa Italia, Denis ha totalizzato 12 presenze e 1 gol. I tifosi, come la società, non l'hanno mai lasciato solo; Colantuono sta cercando in tutti i modi di recuperarlo. È evidente che il problema del capitano sia prima di tutto psicologico. Ma tocca a lui risolverlo e, se non lo risolve, in gennaio bisognerà cercare una punta sul mercato. Chi non segna non si salva.

 

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