Nostalgia time: 35 anni di Pac-Man (Con la curiosa storia della nascita)

Eravamo al posto giusto al momento giusto, col gioco giusto.
(Thomas Nieman, vicepresidente del marketing della Midway Games)
Il 22 maggio è una di quelle date che tutti gli appassionati di videogiochi ricordano con grande piacere. Nel lontano 1980, infatti, un designer di videogame giapponese dava alla luce la prima versione di Pac-Man, il gioco che ha come protagonista la celebre affamata sfera gialla con la bocca aperta. Che quest’anno spegne quindi 35 candeline e raggiunge un traguardo importante, consacrandosi a vera e propria icona tra i videogiochi della primissima ora. «È difficile credere che siano passati 35 anni da quando abbiamo creato Pac-Man – ha spiegato Iwatani, l’ideatore del celebre passatempo -, volevamo creare qualcosa che durasse nel tempo, ma tutto ciò ha superato ogni nostra aspettativa». Per chi non avesse mai sperimentato il piacere di giocarci, lo schema del gioco prevede deve di indirizzare Pac-Man, una pallina sferica di colore giallo, facendole mangiare tutti i numerosi puntini disseminati all'interno del labirinto in cui si muove, evitando di farsi catturare da quattro fantasmini colorati che ne ostacolano la missione. Per giocarci, qui.
La storia. L'origine di Pac-Man è divertente e davvero singolare. Molti appassionati del gioco raccontano, infatti, che il suo ideatore, Tohru Iwatani, fu colto da improvvisa ispirazione mentre, seduto al tavolo di un ristorante con amici, stava osservando una pizza a cui era già stata tolta una fetta. Dopo solo quattordici mesi da quella cena, grazie anche a ottimo team, Iwatani diede vita al primo Pac-Man. Fu subito messo in commercio in Giappone con il nome di Puckman (ぱくぱく), termine che traduce una parola giapponese che significa "chiudere e aprire la bocca", ma sbarcato negli Usa venne immediatamente ribattezzato con il nome che tutti noi oggi conosciamo: Pac-Man. Nel novembre dello stesso anno Pac-Man viene presentato all'Amusement and Music Operators Association (AMOA) di Chicago dove fu letteralmente stroncato, venendo bollato come «troppo carino per avere successo». Non tutte le previsioni ci azzeccano sempre e quella dell'AMOA fu prestamente smentita. La Namco, l’azienda produttrice del gioco, riuscì a vendere in soli sette anni oltre 300mila postazioni gioco. Inoltre, fu molto intelligente nella sua strategia di marketing, riuscendo a creare un vasto e variegato merchandising, fatto di milioni di gadget e pupazzi vari. I due anni successivi all'uscita di Pac-Man furono caratterizzati da una rapida diffusione degli arcade in tutto l'Occidente, con continui aggiornamenti e miglioramenti.
Festeggiamenti. Per celebrare questo felice anniversario, la Sony Pictures ha deciso addirittura di dedicargli un film, in cui a far da protagonista è proprio la celebre sfera gialla. Intitolato Pixels e diretto da Chris Columbus, arriverà nei cinema italiani a partire dal 29 luglio. «Pac-Man – ha spiegato Josh Greenstein, presidente Worldwide Marketing & Distribution per Sony Pictures - è uno dei personaggi 8-bit più famosi della storia e noi volevamo festeggiare e ricordare il suo 35esimo compleanno». Ricordiamo anche che i produttori ne consigliano la visione in 3D. A Tokyo, città natale di Pac-Man, i fan potranno partecipare all’evento allestito alla Tokyo Tower ed entrare così nel Guinness dei primati creando la più grande riproduzione umana del videogioco. Si tratta di un momento importante, bello e anche molto atteso dato che vi parteciperanno numerosi attori giapponesi. Toru Iwatani, invece, sarà a Chicago dove parteciperà ad una serie di eventi in stile anni Ottanta, organizzati in collaborazione con la Bandai Namco Entertainment. L’evento più bizzarro è quello organizzato nel Regno Unito dove una sfera gialla che vuole ricordare Pac-Man verrà lanciata nello spazio e l’intero suo viaggio sarà filmato da una speciale videocamera GoPro.