Pennetta e Vinci, la storia siamo noi Come e dove seguire la finale

E ora, cari yankee, chiamatela pure guastafeste, rovinasogni, distruggirecord. Fatelo pure, soltanto perché non siete da questa parte del sogno, il nostro, quello italiano, di Roberta Vinci che vola alla finale degli Us Open in una notte storica e probabilmente irripetibile. Avreste accettato anche questo, cari yankee, un'italiana nel tempio del tennis newyorchese, se solo non avesse battuto Serena Williams al termine di una battaglia di nervi, di racchette fatte mulinare nel vento, di palline picchiate e di urlacci al cielo. Dopo due ore e poco più di gioco, la Vinci ha alzato le braccia, ha messo le mani sul volto: «Non ci credo, sono in finale» ha detto. Affronterà un'altra italiana, Flavia Pennetta, che soltanto qualche ora prima aveva demolito Simona Halep in due set.
Il destino era il nostro, non quello di Serena. Sogno italiano. I have a Dream, ma non era quello giusto. L'avevano data per certa in finale, lei, la Williams Trituratutte, la numero uno del mondo che voleva completare il Grande Slam e rosicchiare ancora un po' di storia. No, il destino era di Roberta, che ha lottato su ogni punto, sbagliando poco, trovando le energie e i rovesci, i ribaltoni di una partita per molti già scritta. Dopo un primo set ben giocato (ma perso), è nel secondo che la Vinci annoda il filo del destino cercando di mettere in difficoltà l'americana. «Metti la palla in campo e corri», solo questo contanava. Ci è riuscita, vincendo il secondo set, e andando al terzo con Serena già sconfitta nella testa, prima ancora che nelle gambe. A 32 anni Roberta non aveva mai raggiunto una semifinale di uno slam, figuriamoci una finale battendo Serena.








A un certo punto Roberta ha gridato al pubblico di tifare anche per lei, me la merito io. E se la meritava davvero, Roberta, che neppure sul 5-3 del terzo set ha avvertito un briciolo di tensione. Serena sembrava un soldatino di piombo, pesante e rigida nei suoi muovimenti. Leggera, decisa, Roberta saltava da una parte all'altra del campo trovando aumentato il ritmo, la costanza, la determinazione. E alla fine è arrivata la lacrima, quella di gioia per aver raggiunto Flavia, l'amica di tante avventure, di delusioni da consolare insieme, di partite analizzate con la dovizia dei miniaturisti. E' il sogno del tennis italiano che vola e ci fa volare, le donne del tennis che ancora una volta tengono alta la bandiera di uno sport solitario e terribile, che puoi vincere solo se credi in te stesso. Credevi che questo momento fosse possibile, le hanno chiesto alla fine: «Mi sono svegliata e mi sono detta. Bene c'è la semifinale. Ma non mi aspettavo di vincere».








Invece, come ha detto lei, «oggi era la mia giornata: mi dispiace, cari americani». Era la nostra giornata, la giornata di Roberta e di Flavia. La giornata del tennis italiano. Erano ragazzine quando andavano a giocare i tornei di doppio insieme, una di Brindisi, l'altra di Taranto. We have a dream. Finalmente realizzato. Anche la Pennetta si è sentita in paradiso dopo il successo contro la numero due del mondo, la Halep, sconfitta in un'ora. «E' incredibile. Non pensavo che sarei arrivata così lontano nel torneo. Oggi credo di aver giocato davvero bene. Quanto vale questa finale? Vale tutto». In mezzora chiude il primo set con un 6-1 che si commenta da sé. E poi? Sotto 3-1, la Pennetta si è svegliata chiudendo poi il secondo set sul 6-3. «Volevo essere positiva anche quando sono stata sotto, è stata una vittoria incredibile».
Come e dove vedere la finale.
Le «quasi sorelle» Roberta Vinci, 32 anni, e Flavia Pennetta, 33, giocheranno stasera alle 21 la finale dell’Us Open. Per entrambe sarà la prima volta in una finale di uno Slam. Da professioniste hanno giocato contro nove volte: in cinque occasioni ha vinto Pennetta, nelle altre quattro Vinci.
Il loro stile in campo è molto diverso: Pennetta è molto brava nel servizio e nelle giocate da fondo campo. Vinci è una giocatrice “da doppio” (in coppia con Sara Errani ha vinto praticamente tutto) e preferisce giocare sotto rete. Alla vincitrice andranno 2,9 milioni di euro, alla seconda 1,4.
La partita sarà trasmessa da Eurosport (canale 210 Sky e 372 Mediaset Premium) e visibile in chiaro su Deejay TV, sul canale 9 del digitale terrestre. In streaming, sarà visibile a pagamento dagli abbonati a Sky che hanno attivato il servizio SkyGo e a quelli a Mediaset Premium che usano Premium Play.