Ultimo saluto

«Per fare un "Bati" ci vogliono almeno quattro persone»: il commosso addio dell'Asd Levate

È mancato Giambattista Spinelli, colonna portante della società. Buono e disponibile, ha supportato la squadra per oltre vent’anni

«Per fare un "Bati" ci vogliono almeno quattro persone»: il commosso addio dell'Asd Levate
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di Andrea Carullo

Sono notizie che non vorremmo mai sentirci dire, notizie inaspettate che arrivano all’improvviso. La famiglia e la società sportiva Asd Levate si stringono in un abbraccio per la scomparsa di uno dei più storici collaboratori, Giambattista Spinelli, venuto a mancare dopo un’improvvisa malattia. Il suo supporto alla squadra del paese non è mai cessato in più di vent’anni.

Il “Bati”, come lo chiamavano, è descritto da tutti come un punto di riferimento, la colonna portante che in tutti questi anni ha aiutato la squadra e i ragazzi con disponibilità e gentilezza, solo e unicamente per la sua bontà d’animo.

«Le parole per descrivere il nostro stato d'animo sono difficili da trovare, l'amarezza è troppo grande - scrive la società -. Caro Bati, sei stato per noi, per i nostri ragazzi e per chi ti ha conosciuto dentro le mura del centro sportivo un pilastro importante e un amico sincero. La tua disponibilità, la tua gentilezza e la tua intraprendenza ci hanno aiutato a raggiungere obiettivi importanti e a rendere il centro un luogo più vivo, più aperto e più coinvolgente per la comunità. Possiamo solo dirti grazie e assicurarti che continueremo a coltivare con cura la passione e l'amore per la nostra società, per il centro sportivo e per i nostri ragazzi così come avresti fatto tu. Ci stringiamo accanto alla moglie Luciana e ai figli e rispettive famiglie, a cui rivolgiamo le più sentite condoglianze e a cui siamo vicini in questo momento triste. Ci mancherai, Bati».

«Batista è stato il primo, quando siamo subentrati nella società, a credere nel nostro progetto e a volerci aiutare - sono invece le parole di Michele Nozza, vicepresidente -. Era una persona concreta, pratica, costante, sempre pronto a darci una mano e soprattutto buono, che credo sia il termine che lo descriveva meglio». (...)

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