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Piccolo tesoro nascosto in soffitta Una collezione di giornali storici

Piccolo tesoro nascosto in soffitta Una collezione di giornali storici
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Un piccolo tesoro sepolto. È questo che da quasi vent’anni il signor Mario Recanati conserva con gelosia nella propria soffitta. Mario, andato in pensione nel 2003, era infatti un operaio della ditta morenghese Respedil quando, tra il 2000 e il 2002, ha rinvenuto un piccolo tesoro di memoria storica.

 

 

Il tesoro di Mario. Nel corso di un lavoro, infatti, l’operaio ha rinvenuto una raccolta di giornali storici, datati tutti tra il 1897 e il 1911. «Stavo lavorando alla demolizione di una vecchia casa da ristrutturare a Milano, quando ho trovato questi fogli di giornale murati in un piccolo vano – ha spiegato Mario –. Siccome mi dispiaceva buttarli via, li ho presi e conservati insieme ad altri piccoli cimeli. Degli altri oggetti mi sono in seguito liberato, ma questi mi sono rimasti. Le ho custoditi gelosamente perché ritengo possano valere qualcosa, anche solo per ciò che rappresentano». Riportano infatti articoli di notevole importanza storico-culturale sia a livello italiano che internazionale. Tra gli altri, nella piccola collezione del signor Recanati possiamo trovare numeri de L’avanti, del Corriere e della Nazione, ma anche del Telegraph e di altre note testate italiane e straniere. Tra gli articoli più significativi trovano certamente spazio quelli sull’assassinio di re Umberto a Monza e sulle ultime ore di vita di Giuseppe Verdi, ma anche l’articolo inglese che narra le sorti del Titanic.

 

 

«Dal momento che queste numerose pagine erano murate in un vano e conservate in un pacchetto, ho pensato che potessero avere un significato e, perché no, un valore. – ha spiegato Mario –. Pertanto ho deciso di custodirle. Inizialmente volevo rilegarle, ma mi è stato detto che la carta fragile poteva rompersi e sarebbe stata meglio una custodia di grandi dimensioni».

 

 

«Da quasi vent’anni queste testimonianze sono rimaste conservate nella mia soffitta. – Ha proseguito Mario –. Mi accorgo che meriterebbero una sorte migliore, per cui se ci fossero degli interessati, magari dei collezionisti o degli antiquari, sarei anche disposto a venderli a qualcuno che li sappia apprezzare per il loro valore. Attualmente anche io e la mia famiglia stiamo cercando di informarci per capire quale sia il valore storico-culturale di queste pagine».

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